Micaela Di Gennaro, classe 1993, di Corato. Laureata in Scienze dei Beni Culturali e specializzanda in Scienze Archivistiche e Librarie. Atleta pluripremiata in body building wellness, tra le migliori 10 al mondo nella sua categoria. Donna tenace, determinata, schietta ed intelligente. Ha risposto a tutte le nostre domande e ci ha fatto entrare nel suo mondo fatto di studio, sport ed estetica.
Come è iniziata questa passione?
Ho sempre fatto sport. Ho iniziato giocando a pallavolo e a basket in serie A3, poi essendomi iscritta all’università, non riuscivo più a seguire gli allenamenti e decisi di iscrivermi in palestra per non stare ferma. Era un periodo particolare della mia vita perché avevo perso 20 kg. Prima ero in sovrappeso, a 18 anni pesavo 80 kg, mangiavo male, facevo sport, ma stavo bene. Un giorno ho preso un pantalone e, vedendo che non mi entrava più, ho deciso di dimagrire seguita da una nutrizionista. Sono però caduta nella tentazione di voler dimagrire sempre di più, quindi tagliavo sulle dosi indicate dalla nutrizionista, mangiavo molto poco, ero carente di vitamine e di altre componenti fondamentali, tanto che perdevo molti capelli, il ciclo non era regolare e,nella mia ignoranza, per sudare di più e dimagrire mi sono iscritta in palestra. Qui ho incontrato, per fortuna, persone che, vedendo la mia struttura fisica, mi hanno consigliato questo sport, non per le gare, ma per migliorare il mio fisico. Mi fu detto che stavo sbagliando, che non mangiando mi sarei fatta solo del male, che è brutto vedere una persona obesa come è brutto vedere una persona troppo magra e ho iniziato ad attuare tutti i loro consigli: alimentazione sana, cibi di qualità e fitness. Ho iniziato a piacermi di più, perché prendevo dei chili nei punti giusti e mi sono appassionata a questo sport.
La tua famiglia come ha reagito a questa scelta sportiva?
Inizialmente erano contrari, perché per mia mamma, assolutamente non sportiva, vedermi prendere lo shaker di proteine, era come doparmi. Il mio papà invece ha fatto sempre sport, ma entrambi avevano paura che finissi nelle mani di qualcuno che mi desse sostanze pericolose. Poi vedere una figlia che a colazione non mangia più latte e biscotti, ma si prepara le uova destabilizza. Inoltre, inizialmente, avevano paura anche dell’ambiente e dei pregiudizi perché le gare si fanno in bikini. Ho dovuto spiegare le finalità di quei cambiamenti e l’assenza di rischi e alla fine hanno accettato. Il giudizio della gente non mi è mai interessato, perché non faccio niente di male.
Cosa ti piace di più del tuo corpo?
Mi piace aver raggiunto l’armonia, mentre prima avevo un dislivello tra parte superiore ed inferiore.
Sei molto nota sui social su cui, inevitabilmente, vengono espressi commenti. Quali sono i più bei complimenti che hai ricevuto e quali quelli negativi?
Tra i complimenti che mi fanno piacere, quello di non aver intaccato la mia femminilità, nonostante la muscolatura. I commenti negativi arrivano soprattutto dalle donne (molte) che mi dicono che sono brutta,muscolosa, “che schifo, sembri un uomo”, “che è facile essere così perché uso sostanze” ignorando che mi alleno da anni per aver raggiunto questi risultati. Sinceramente non ne soffro perché sono caratterialmente forte e sto bene con me stessa. E poi sono consapevole che pubblicando una foto devo accettare i commenti.
E nella vita reale?
Soprattutto d’estate noto sguardi, alcuni compiaciuti altri sconvolti o gente che si da le gomitate e dicono “guarda guarda”. Non passo inosservata, lo metto in conto e lo accetto.
Sabato sera a cena con gli amici. Scegliere dal menù è un problema?
La settimana prima della gara evito di uscire. Ma solitamente esco senza problemi scegliendo la carne o il pesce invece della pizza. Lontano dalle gare mi concedo anche la pasta. Sicuramente non vado al Mc Donald. Gli alcolici non mi piacciono e non mi sono mai ubriacata per far serata, sento dire che si divertono così, ma a me non piace.
Cosa ti manca di più nel tuo regime alimentare?
Io devo pesare tutto, dalla carne al sale, all’acqua. Se posso sgarrare mi concedo un dolce, perché sono molto golosa.
Com’è il tuo uomo ideale?
In realtà ho sempre cercato un uomo lontano da questo settore, perché una persona che gareggia è molto sotto tensione, due persone che gareggiano e stanno insieme va a finire che litigano. Però, dal lato estetico, ho un po’ di difficoltà, perché non mi piace il body builder stramuscoloso, però mi piacerebbe un ragazzo allenato, che faccia basket o altro, ma che abbia un bel fisico. Oltre all’estetica mi interessa anche la testa di un uomo. C’è lo stereotipo che dice che chi fa body building è senza cervello ed in parte è vero,perché molti non sanno fare 2+2 o parlano solo di alimentazione, ma non sempre è così: io, mentre pensavo al fisico, mi sono laureata e sto prendendo una specialistica e vado avanti con la mia vita. Non è tutto inconciliabile, ma è difficile. Spero di incontrarlo.
Quali sono i pesi massimi che hai sollevato?
Di panca 60 kg, mentre con le gambe 140, 150kg di squat.
Quali sono i titoli vinti?
Il titolo più importante l’ho vinto a maggio 2019 nel Campionato Europeo. Sono campionessa italiana assoluta. Ora sto finendo il circuito amatoriale, perché al momento sono prima in classifica e tra il 29 e il 1 dicembre a Bratislava si terrà il mondiale in cui verranno premiati i 10 migliori atleti del mondo per ogni categoria. Nella mia categoria ci sono circa 100 atleti e al momento sono prima con 61 punti, mentre la 2° è polacca ed è a 46 punti, quindi c’è un bello stacco e ho la possibilità di vincere il premio in denaro e il titolo. Inoltre ho vinto 4 Pro Card che mi daranno la possibilità di passare al circuito professionista.
Dovete sempre essere in allenamento per evitare lo svuotamento del fisico?
Noi non facciamo sempre la stessa tipologia di allenamento, perché sarebbe impossibile, senza prendere sostanze, pretendere di spingere sempre un allenamento. Si avrebbero problemi alle articolazioni,stress. Inoltre cambia il tipo di alimentazione in base all’obiettivo. Sbaglia chi si allena solo per una gara: si è atleti tutto l’anno, quindi bisogna avere sempre uno stile di vita equilibrato e avere disciplina.
Ci sono lati negativi in questo sport?
Se la dieta è impostata male o si è molto stressati si possono avere problemi come la caduta dei capelli per una cattiva integrazione di vitamine o sali minerali. Il seno invece, essendo composto da massa grassa, inevitabilmente si perde. Tutte le ragazze diventano piatte e ricorrono alla chirurgia estetica. Io ho rifatto il seno perché ho voluto migliorare questo aspetto.
In questo sport a volte ci sono dei pregiudizi e si creano luoghi comuni, perché per raggiungere dei risultati col proprio fisico, si pensa sempre all’abuso degli anabolizzanti. Cosa ne pensi?
Si associa l’utilizzo degli anabolizzanti al body building per l’effetto estetico, cioè si vede un uomo muscoloso, definito oltre il limite umano che pesa solo 100 kg ed è impossibile arrivarci naturalmente. Però l’utilizzo di queste sostanze è presente in tutti gli sport. Per esempio un ciclista non dà l’idea dell’atleta dopato, eppure il ciclismo è lo sport in cui si utilizzano molti più dopanti rispetto anche al body building. Questo è un aspetto che non posso negare, ci sono tante inchieste in corso anche in Puglia ed è una piaga dello sport. Infatti nelle gare, in tutte le categorie, fanno molti controlli. Però il body building ha reagito inserendo delle categorie “più umane”, come le “bikini” o le “wellness”, cioè più facilmente raggiungibili, in cui il fisico è più naturale. Si possono utilizzare integratori, che non sono sostanze proibite, e lavorare tanto su alimentazione ed allenamento.
Non ti è mai venuta la tentazione di provare per raggiungere dei risultati o ti è mai stato proposto?
No, non mi è mai stato proposto perché sono sempre stata seguita da persone serie. Mi ritengo graziata perché al giorno d’oggi è molto facile rivolgersi a preparatori o personal training che hanno una larga disposizione di questi prodotti e, siccome li paghi per avere un risultato, per farti vedere che sono bravi, propongono cose che possono far ottenere risultati rapidi ma che a lungo andare fanno male. A me, quando ho iniziato nel 2012, hanno detto che non avrei gareggiato subito, infatti la mia prima gara l’ho fatta dopo 3 anni. Ma in quel periodo sono stata costante con dieta e allenamento.
Body building uguale impotenza ed omosessualità?
L’impotenza è un po’ un luogo comune. Di vero c’è che una preparazione fatta con farmaci (anabolizzanti) in modo sbagliato può dare problemi, come nella donna può scomparire il ciclo mestruale. In linea di massima, per le persone che ho conosciuto io, è un ambiente prevalentemente eterosessuale, ma è molto seguito dagli omosessuali che sono molto attratti dall’uomo muscoloso, seguono le gare,mandano continuamente messaggi agli atleti.
Nella tua disciplina ci sono parametri da rispettare tra altezza, peso e forza?
No. Le atlete bikini o wellness non devono avere una massa muscolare sviluppata come nell’hard body building . Devono essere più toniche e muscolose rispetto alle modelle di Miss Italia. Non ci sono parametri di peso, perché in passato, per rientrare nei pesi, alcune atlete facevano uso di drenanti, lassativi o diuretici che sono molto pericolosi. Quindi per eliminare qualsiasi sostanza, queste categorie non hanno limiti di peso. Le categorie sono divise per altezze, perché una ragazza di 1.60 m non può competere con una di 1.80 m. Neanche la forza viene considerata, perché le nostre sono gare estetiche. Sono come concorsi di bellezza in cui i giudici valutano fattori come look, modo di camminare, costume, pose, forme proporzionate, bellezza, vita piccola e il giudizio è in parte oggettivo ed in parte soggettivo.
Il fitness è per te solo una passione o anche lavoro?
Al momento, non avendo ancora terminato gli studi, guadagno tramite le sponsorizzazioni che inoltre sostengono le trasferte, gli alberghi e l’integrazione. Poi ci sono gare con titoli e altre con montepremi in denaro. Questo è uno sport molto costoso perché mangiare 100 gr di pasta non è come mangiare 100 gr di manzo. L’alimentazione basata su salmone, uova, pollo, se presi di qualità, ha il suo costo. Poi c’è il lato estetico, perché essendo alla base delle nostre competizioni, cerette, capelli, trucco devono essere sempre al top in previsione di una gara. Inoltre c’è la fisioterapia. Vivendo ancora con i miei genitori ringrazio loro che non mi hanno mai fatto mancare nulla pur avendo un’alimentazione diversa dalla loro.
Sogno nel cassetto?
La tranquillità economica, avere una mia casa e magari una mia famiglia.