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Le pagelle di Nico Como

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SCARINGELLA Voto 6,5.                                                                                                      Torna al suo primo amore del 4/3/3 non disponendo a pieno servizio di Caruso, frequentatore in settimana più dell’infermeria che del campo, con Ladogana centrale e Palmisano e Petitti esterni per poi rimodellarsi in un 4/4/2, all’occorrenza di Contiana memoria da 4/2/4. Due punti dati in pasto ai gatti più per l’inconsistenza degli avanti.

PETITTI Voto 7
Ancora lui è l’uomo Sky, il robottino tuttofare che produce e sforna. Ma i colpi da tre punti si fanno in coro e purtroppo per portare il bottino a casa non trova i giusti complici in avanti, chi con maschera e fiammella dovrebbe aprire il caveau. È l’unico che prova a pungere, ma non basta il suo pungiglione.

CAMPANELLA Voto 7
E’ di fatto disoccupato nel suo lavoro per il quale è iscritto all’ufficio di collocamento: difensore. E pertanto converte l’azienda in produttrice di mitragliatrice il cui colpo rimane però in canna. Non è proprio il suo mestiere ma rimane il più pericoloso della domenica.

ADDARIO Voto 7
Si scopre l’acqua calda nel dire che le prodezze di un portiere valgano quanto quelle di un attaccante che va in rete. 3 minuti di thriller in area nero-verde e due uscite quasi da kamikaze per impedire al suo ex compagno di squadra Negro di fargli lo scherzetto. Per lui solo dolcetto.

DAIELLO Voto 7
Anche lui, escluso un part-time a fine primo tempo, resta in mobilità per il suo lavoro principale da ultimo uomo davanti ad Addario. E per questo resta più utile nel lavoro di ponteggio per Campanella nelle palle ferme, ricevendone da lui il favore in cambio al 91′, che poteva farlo entrare nella storia della gara.

DENTAMARO Voto 6,5
Le chiavi della stanza dei bottoni, sono sempre nelle sue mani. Non è lucidissimo come le due precedenti occasioni, ma la manovra della nave non parte senza il suo ok. Con il suo piede gentile, accarezza nel p.t. la traversa tranese.

NGOM Voto 6,5
Il nigeriano è chiamato al lavoro sporco di gregario. Lo fa con la solita generosità e si propone spesso anche come primadonna. Gianni Brera diceva: un legno è un gol mancato. Per lui facciamo un eccezione, diciamo sfortunato per il secondo legno della giornata.

LEZZI Voto 6,5
Il nome che circola lungo la sua riviera è grande e altisonante, Gianluca Loseto. Ma non se ne accorge nessuno, perché con un lavoro diligente lo rende piccolo piccolo. Non si vede chi sia l’under e chi l’over.
QUACQUARELLI Voto 6+
In fase difensiva, è nella sua corsia di sinistra che a fine prima frazione Negro sfugge un paio di volte con il rischio di essere letale. In fase offensiva è un bel bronzo di Riace da vedersi. Si affretti però a renderlo oro, perché i treni prima o poi passano e arrivano a destinazione.

TELESCA 6,5
La sua prestazione dipende dalla chiave di lettura con cui si legge. Il ruolo è nevralgico e se valutato in assoluto è da ritenersi senza infamia e senza lode. Se ci ricordiamo della sua matricola in base al delicato compito, il risultato sale a più che sufficiente.

PALMISANO Voto 6
Lui è una sgusciante prima punta da affiancarsi al tipico ariete. Impiegato in un ruolo a mio avviso non a lui propriamente consono, da esterno, prova qualche volta a sgattaiolare nella fascia di competenza, ma il suo guardiano gli mette spesso la museruola. Da un over ci si aspetterebbe qualcosa in più.

LADOGANA Voto 6
La scheda dell’almanacco Panini è piena zeppa. Non si discute. È stato fermo a lungo ed ha bisogno dell’aiuto dell’arrotino per affilare le sue lame spuntate. “Ci ava lima’ a fuorc”?

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