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La ASD Corato, vince e convince col Cassino 70-87 – Ad inizio gara esibito lo striscione no violenza contro le donne

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Nella giornata della campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere organizzata da LNP, L’Adriatica Industriale torna alla vittoria dopo tre sconfitte di fila, battendo a domicilio la Virtus Cassino con il punteggio di 70-87. Partita per larghi tratti equilibrata quella di scena al PalaVirtus, decisa dallo strappo letale che gli uomini di Gesmundo hanno impresso al match all’alba del quarto periodo, con un parziale di 3-15 (costruito interamente dall’arco), che ha steso in maniera definitiva i pur volitivi rossoblu. Sono i quattro over arrivati in estate i mattatori della serata, con i loro 73 punti su 87, in un match in cui tutti gli effettivi si sono espressi al meglio sul parquet.

L’avvio dell’Adriatica è certamente diverso da quanto visto nelle ultime prestazioni. La difesa graffia e l’attacco finalmente trova le giuste spaziature e il giusto ritmo per far male ad una squadra che in casa si è dimostrata temibile. Serroni apre le danze con la prima delle 10 triple messe a segno dalla squadra neroverde (con il 42% di realizzazione), Fioravanti e Cecchetti mettono la freccia (8-5 al 5′). Sereni in penetrazione e Serroni ancora dall’arco, Grilli e ancora la guardia ex Porto Sant’Elpidio dalla lunetta e un ottimo Cioppa, firmano un parziale di 0-9 che sposta gli equilibri, ma in meno di 120″ Liburdi e Callara allo scadere, (11 punti) chiudono il primo quarto sul 18-18.

L’equilibrio non si spezza nemmeno nel secondo periodo: alla tripla di Brunetti (19 punti e 5 rimbalzi), risponde un Callara “on fire”, che in collaborazione con Manzo trova il massimo vantaggio ciociaro (25-21 al 13′). Corato però non perde la bussola, sa soffrire e reagire alle avversità e con Brunetti, Grilli e Pisoni arriva il nuovo sorpasso a metà quarto. Daniele Grilli realizza 6 punti in meno di 2′, preludio a ciò che accadrà nella parte finale di gara, un Serroni da 18 punti con quasi il 60% dal campo firma il nuovo allungo neroverde (30-36 al 18′). Ultimo minuto palpitante: Cecchetti e Rovere firmano un parziale di 5-0, Sereni, fil di sirena, trova il 35-38 di fine primo tempo.

Esce meglio dagli spogliatoi Cassino, che con Cecchetti e Zhgenti trova di nuovo il vantaggio. Corato però, nonostante l’importanza che ha questo match, non va in ansia da prestazione, anzi, nei momenti più difficili alza ulteriormente il livello della performance. Sereni, 12 punti, fa il bello e cattivo tempo dalla media, Stella, quando non trova la via dei punti, disegna pallacanestro per i compagni (8 assist assieme ad 8 rimbalzi). Idiaru e Brunetti da una parte, Zhgenti e Lasagni dall’altra mantengono la partita sul filo dell’equilibrio (46-46 al 26′). Ogni tentativo di fuga di Corato viene ben arginato dagli ottimi rossoblu. Stella va a segno, Liburdi, ancora allo scadere, porta il match sul 55-57.

Dopo 30′ così, ci si aspetterebbe un finale di gara sulla stessa falsa riga, ma i direttori d’orchestra neroverdi decidono che è arrivato il momento di cambiare spartito e ingranano la marcia che solo le grandi squadre hanno: 60″ e Grilli (22 punti, 6 assist e 29 di valutazione), imbeccato due volte dal capitano, realizza due triple sensazionali, Brunetti lo imita poco dopo (55-66 al 32′). Cassino è un pugile all’angolo, l’infortunio di Magini complica ulteriormente il piano partita dei padroni di casa, Corato è una macchina da guerra, ancora uno scatenato Grilli realizza altre due triple di fila, mentre dall’altra parte il solo Rovere sembra crederci ancora (60-75 al 35′). Corato rifiata un po’, Cassino non ne approfitta e spreca dalla lunetta, il pacchetto lunghi neroverde Brunetti-Pisoni scava ulteriormente il solco. Gli ultimi minuti sono di garbage time, fino al 70-87 finale. Da segnalare per Corato l’esordio in Serie B di Angelo Messina, classe 2004.

Nella partita più decisiva di questo primo terzo di stagione, con una pressione non indifferente, l’Adriatica Industriale Basket Corato sfodera una prestazione di personalità e di alto livello, contro un avversario che soprattutto in casa è parecchio scomodo. La grande prova di squadra è testimoniata dall’altissima valutazione complessiva (103, stracciato il record della partita contro Matera, 83), l’attacco ha mostrato sprazzi di grande pallacanestro e la difesa ha saputo soffrire concedendo ben pochi punti comodi agli avversari. Certamente c’è ancora tanto da lavorare, ma punti e prestazione sono arrivati e questo è oro colato per classifica e morale. L’appuntamento casalingo di domenica 24 novembre contro Formia sarà l’occasione per confermare quanto di buono mostrato in terra laziale.

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