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Happy birthday Aldo Mininno: magazziniere e custode dei segreti dello spogliatoio Usd Corato

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Sono Aldo Mininno, nuovo magazziniere. Vi darò massima collaborazione e disponibilità, ma non sono un ingenuo“.

Con i volti increduli ed un po’ ilari di alcuni calciatori, Grieco in primis, è questa l’autopresentazione di una persona entrata in punta di piedi nello spogliatoio del Corato Calcio e che ha conquistato l’affetto di tutti, oltre che per la disponibilità, per la discrezione con cui esplica il suo ruolo.

Nei mesi di questa bella avventura, la cosa che mi rende più felice, è essere stato trattato come un componente reale della squadra, coinvolto in toto, anche se per mia scelta, sono sempre uscito dallo spogliatoio, quando capivo che dovevano parlarsi negli occhi, pur capendo all’uscita, se avessero parlato in positivo o in negativo“.

Ci è entrato quasi per caso, dopo il forfait del precedente magazziniere, segnalato dal sottoscritto, che ci ha messo la mano sul fuoco sull’affidabilità, avendogli già affidato in precedenza il ruolo di mio alter ego nel settore giovanile.

Un compito diverso” ci dice il 42enne Aldo. “Con i ragazzi del settore giovanile facevo da filtro con il mister, più da confessore delle prime esperienze, incavolandomi una sola volta. Qui è stato un esordio nel calcio dei grandi, non sempre vero, perché a volte si è giocato solo per la sopravvivenza”.
Persona delicata, intelligente ed anche sensibile, si è commossa a Trinitapoli quando il giovane Andrea Caputo sussurra al magazziniere la frase:
“Scusami non ce l’abbiamo fatta”!

Alternanza di momenti belli ed altri snervanti, che proviamo ad estrapolare.

Nel pre-partita ci sono momenti veramente frenetici, in cui in 5/10 minuti si concentrano le richieste di 20 persone e devi pensare già a quello che devi fare a seguire“. E ci scappa anche una piccola scaramanzia “di un calciatore che in riscaldamento vuole solo ed esclusivamente quell’articolo di vestiario“.
Ci confessa anche il momento più bello, “certamente la vittoria a Canosa, che noi percepivamo nell’aria, ma che dovevamo solo verificare”.

Non ha legato solo con un calciatore, burbero ed introverso ed esigente oltre misura, non a caso andato via, mentre è stato un fratello maggiore per giovani come Caputo, Santoro ed altri Under, tra i quali ci sono i più disordinati, rispetto alla meticolosità dei più professionali, come Daiello, Camasta, Montaldi, Cotello, ma parole di riguardo le rivolge in particolare al difensore Fabio Campanella, “una rivelazione, sempre positivo, altamente professionale negli allenamenti”.
Anche lui ha i suoi “vizietti scaramantici“, indossando un giubbotto invernale a 35° gradi e la stessa maglietta della Pol. San Gerardo, con una doccia domenicale alla stessa ora. Non è da meno Mr. Scaringella, che indossa la stessa maglietta e pantaloni di tuta, con cui condividono il segreto dello specchietto.
Pur lavorando tantissimo, non nascondo il desiderio di essere riconfermato, perché mi piacciono tanto le sensazioni che non ti fanno dormire, il sabato per l’ansia della gara, per smaltire l’adrenalina la domenica. Brividi, ansie, delusioni, sensazioni negative (unite alle gioie), che solo nello sport, creano comunque emozioni belle”.

Auguri Aldo Mininno neo 42enne, l’amico di tutti e ben voluto da tutti. E non è un caso. Discrezione, educazione, simpatia e gioia messe insieme, non sono da tutti.
Per lui sì!

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