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Francesco Lops, dal Bari in prestito alla Cavese: 1° passo nel calcio che conta

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Francesco Lops, gioiellino coratino quasi 19enne, eclettico centrocampista tuttofare (mezzala, play, trequartista), è stato fino a ieri senza dubbio prima di tutto capitano e faro della squadra Primavera del Bari, oltre che cannoniere con 9 reti, ma anche uno dei più apprezzati e corteggiati da società e procuratori, dell’intero girone B di Primavera 2.

Già in estate aveva resistito al canto delle sirene di vari procuratori e squadre importanti di Serie D, ma dopo la preparazione svolta a Castel di Sangro con la 1^ squadra del Bari e l’esordio in Coppa Italia Prof (Bari – Parma 0-3), d’accordo con la società, aveva deciso di rimanere nel più importante campionato giovanile ed aspettare la giusta occasione per iniziare il suo percorso nel calcio adulto, quello che conta.
Come in estate, anche in questi giorni, con l’apertura del mercato professionistico, Francesco aveva ricevuto tante lusinghe da quotate società di Serie D di mezza Italia: dal Casarano, al Campobasso, dal Ravenna alla Pianese, Altamura, Nardò.
Papà Ernesto, che con l’intera famiglia (mamma Enza e Valeria) lo segue dappertutto, aveva già approntato biglietti aerei e albergo per Pisa, dove avrebbe disputato la prossima gara di Primavera 2.
Ma è rimasto comunque contento di frantumare qualche centinaio di euro per cambiare direzione verso la Campania.
Perché dopo un allenamento in 1^ squadra, consigliato dal suo entourage, in primis da società e dal suo fresco procuratore, l’ex calciatore di Serie A Bruno Di Napoli, della BDN Management, quella di Cheddira per intenderci, ha accettato di lanciarsi nel calcio adulto con 6 mesi di anticipo, rispetto ai tempi previsti.
Lo ha fatto scegliendo tra i petali della margherita, quello della Cavese, prestigioso team con trascorsi anche in Serie B, perché dopo un impensabile harakiri dello scorso anno, sembrerebbe ormai diretta verso il ritorno nel calcio professionistico.
E mentre Francesco firma con il Bari il contratto di apprendistato (una sorta di precontratto), che continuerà a monitorarlo, a Cava avrà la giusta chance per odorare il vero football importante, quello che potrà consacrarlo in un mondo difficile, ma che può dargli tante soddisfazioni e vivere di esso.
Bene caro Francesco, dopo 15 anni di settore giovanile tra Futura, Pol. San Gerardo e Bari, è scoccata l’ora di tagliare il cordone ombelicale e lanciarsi con il paracadute.
Buona fortuna Francesco, orgoglio coratino!

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