Ha vinto il maestro Olivieri, sull’allievo Sollitto. E per come ha dominato, ha dato l’idea di essere vicino all’immagine del Corato che sognava. E se così sarà, contro i neroverdi dovranno tutti fare i conti.
La casa di mister Olivieri dista poche decine di metri dallo Stadio Spina, allenando anche Sollitto.
Ci tiene a far bella figura dinanzi alla sua famiglia e alla sua gente che lo ha lanciato da allenatore nel grande giro.
Vuole dare un forte dispiacere ad uno degli altri 3 ex di lusso, Colella, ieri convolato a nozze con Giusy.
La partenza sprint del Vieste dura 3′, perché da lì in poi inizia un monologo Corato.
Il più pericoloso è l’argentino Cotello che impensierisce l’altro ex di lusso, Checco Leuci, coratino purosangue, fino a sbloccare il risultato al 29′, favorito da un disimpegno errato difensivo.
I neroverdi vanno a pieni giri, senza arretrare di un centimetro e come un pugile dei pesi massimi, stende al tappeto l’avversario con ganci 1/2, prima con una triangolazione Cotello-Obodo, conclusa da quest’ultimo, poi in fine frazione con una micidiale azione in ripartenza che mette nelle condizioni dello 0-3 Bozzi, che come re Mida ogni pallone che tocca diventa oro.
Un colpo di genio di Tusiano, da 50 metri, che vede Addario fuori dai pali, dà una falsa speranza ai garganici.
Il Corato è però in palla, l’eurogol viestano gli fa il solletico, non si intimorisce e fa valere la qualità individuale, che chiude la partita al 63′ con un’acrobazia di Bozzi, che in semirovesciata sigilla il risultato sull’1-4 definitivo, controllando senza patemi.
I 4 cazzotti dati al Vieste, dove in pochi torneranno col bottino pieno, sono veramente pesanti.
La fuga a braccetto col Barletta continua, ma incomincia a fare il vuoto sugli inseguitori.
Le prossime gare, oltre che portare fieno in cascina, potrebbero servire anche per sfiaccare gli inseguitori.
Ma ciò che più conta, è che oggi il maestro Olivieri ha inferto una dura lezione ed un segnale, più che all’allievo, all’intero campionato.
Il Corato c’è e marcia da leader!