Home Calcio Canosa – Corato 3-4 Le vittorie con segnali del destino

Canosa – Corato 3-4 Le vittorie con segnali del destino

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Il Corato è come Penélope, che per il suo amato Ulisse, fa e disfa, ma alla fine porta a casa l’obiettivo.

Partita negata ai cardiopatici, basti entrare negli spogliatoi, dove prima di esultare ci sono calciatori sfiniti, seduti alle panche, con le palpitazioni a 200, dopo
97′ minuti senza soste, vibranti, con una veemenza agonistica di un Canosa che è una signora squadra e che vedrete, non c’entra nulla con l’attuale classifica.
La squadra di Zinfollino, non è quella dell’andata: fisica, tosta, spinta da una supertifoseria ed anche, come il Corato e le altre, presa dall’attrasso (consentitemi il termine), di non giocare da ben 42 giorni.
Obiettivi diversi, ma tanta fame, con il giusto pizzico di voglia di rivalsa dei tanti ex, in primis Mr. Zinfollino, l’ex capitano Asselti, Loseto (vera spina nel fianco di sinistra).
4/3/3 Canosa, 4/4/2 Corato, più accanita ad inizio la prima, manovriera la seconda.
Mezz’ora di studio con una traversa a testa, Ianniciello per i neroverdi,
sventola di Loseto per i rossoblù, prima di un pirotecnico ultimo quarto d’ora di tempo.
Rescio sblocca al 33′, imbucato da Rizzo, risponde Caputo al 35′, dopo ribattuta di Addario, pennellata dai 30 metri di Bozzi per l’1-2, triplica il Corato con la galoppata di Azzarito, che serve su un vassoio d’argento il piattone a Rizzo per l’1-3.
Secondo tempo addormentato dal Corato, che può chiudere il match al 16′, con sgroppata di Quacquarelli, che salta prima il portiere, che si ritrova sulla linea a respingere il destro di Rizzo. È lì che Obodo & C. si complicano la vita, perché 2′ dopo come un fulmine a ciel sereno, la gara si riapre: Quacquarelli, secondo l’arbitro tocca Kone’, (dentro o fuori area?), stesso calciatore che sigla il 2-3 dagli 11 metri.
Il San Sabino è ormai una bolgia, che trasporta la squadra di casa addirittura sul 3-3, dopo l’ennesima incursione di Loseto, che imbecca Caputo per il pareggio.
La squadra di Olivieri perde qualche misura, ma non la voglia di vittoria.
Barcolla, rischia il 4-3, ma su uno degli ultimi tentativi, su una palla sporca, con il solito animale da area, l’avvoltoio Nicolas Di Rito, (con le rimostranze questa volta di casa), porta a casa una fondamentale vittoria, necessaria per rimanere aggrappato al trenino Barletta, sempre legato al proprio destino.
Penélope è riuscita nell’intento: ha portato a casa Ulisse ed i suoi 3 punti. Il duello a distanza tra Itaca e Troia, tra Corato e Barletta continua, senza l’intromissione dei Proci di Canosa.
Quei trionfi sofferti, ma che possono solo che essere segnali del destino.

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