Home Basket Adriatica Industriale, la vendetta è servita: Mola battuta 77-73 all’overtime

Adriatica Industriale, la vendetta è servita: Mola battuta 77-73 all’overtime

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PalaLosito, 26 maggio 2021: in una delle giornate più nere della storia recente della pallacanestro neroverde, Corato subisce per mano di Mola una delle rimonte più rocambolesche e pesanti della storia e dà il “Là” ad una pesante crisi di gioco e risultati. PalaLosito, 2 giugno 2021: nemmeno una settimana dopo, il destino e il calendario mettono di nuovo face to face le due squadre, ma questa volta l’epilogo è ben diverso. Per gli amanti della cabala: Ferentino 2 giugno 2018, i neroverdi nell’interzona hanno appena sconfitto Pozzuoli e si preparano ad affrontare Foligno. I due match, vinti, riporteranno l’Adriatica in B. La vittoria scaccia crisi insomma non poteva che arrivare in una data così simbolica. Corato con una prestazione meravigliosa per intensità, grinta e coraggio supera la New Basket con il punteggio di 77-73 dopo un overtime. Giustizia è fatta, Mola dà, Mola toglie. E questa volta la vittoria vale due punti importantissimi per la corsa al secondo posto, ora agganciato a quota 6, in attesa di Molfetta-Bari di questa sera.

La prima di coach Carnicella coincide con la prima del ritorno del pubblico al PalaLosito: 200 persone mettono piede nel tempio coratino dopo ben 15 mesi e l’atmosfera è tutta un’altra storia, sul parquet è tutto un altro sport.

Pronti via, le due squadre partono su ritmi forsennati, un po’ di errori ambo le parti ma il match è subito vibrante con Barnaba, Yabre, Preite e Benas che colpiscono. De Angelis con la prima bomba del match sigla il primo vantaggio neroverde (7-6 al 3’), ma ancora Elio Preite, sempre dalla lunga, firma il controsorpasso. La partita è bella, non c’è un attimo di pausa e la colonna sonora del pubblico è da sogno, così come da sogno l’inizio di match di Yabre che in tap-in sigla il pareggio, Cioppa dall’angolo per il +3 Corato (12-9 al 6’). Di Diomede sblocca in penetrazione il suo tabellino, i biancoblu fanno 0/4 dalla lunetta mentre Bricis detta legge nel pitturato, come i vecchi tempi e chiude un bellissimo parziale di 10-0. Ultimo minuto, si rifanno sotto i viaggianti con Mirone e Feruglio che fissano il primo parziale: 18-13.

Il secondo quarto si apre con tre liberi di Bricis, che rientra bene dall’infortunio, però vive una partita sulle spine perché sorvegliato speciale degli arbitri (che lo puniranno oltremodo con due antisportivi severi), si sblocca DIlascio, Mirone ancora dalla media e poi Feruglio sfruttano la scia dell’infrazione neroverde e sorpassano (23-25 al 14’). I ritmi del match non accennano ad abbassarsi, ogni possesso è combattuto e spettacolare: Di Diomede fa 2/2 dalla lunetta, nel pitturato si soffre e Mirone segna ancora, le due squadre continuano a viaggiare a braccetto (29-29 al 18’). Qui sale in cattedra Antonio Cioppa che con due canestri di puro talento, in solitaria, ribalta il match, ma Dilascio in campo aperto lascia ancora il segno e porta le squadre al riposo lungo sul 33-34.

Secondo tempo: Barnaba dalla lunetta (1 su 2) e Benas aprono il terzo periodo, il capitano è in palla e trascina i suoi al nuovo vantaggio (37-35 al 23’). Idiaru spara la bomba, Yabre schiaccia in contropiede per il massimo vantaggio neroverde, Dilascio torna a sbloccare il tabellino ospite dopo quasi sei minuti, ancora dalla lunetta (44-36 al 27’). Il guizzo di Didonna vale fallo e canestro, sempre il numero 8 ospite con una bomba riavvicina i suoi ma Idiaru rispedisce al mittente la tripla. Qui sliding door che avrebbe potuto cambiare e rovinare il match. Preite da fuori segna con fallo di Benas, sulla stessa azione viene comminato l’antisportivo a Bricis che abbandona anzitempo il match. Questo mix di situazioni avverse riavvicina i viaggianti, ma Di Diomede sigla il definitivo 49-45 del terzo quarto.

Ultimo decisivo periodo (forse): Benas sotto le plance giganteggia con sicumera crassa e riempie di falli gli avversari, Didonna bomba, Messina, classe 2004 segna la bomba del nuovo +8 (56-48 al 34’). Mola è viva, Didonna è il trascinatore che non ti aspetti. Poi fantasmi al PalaLosito: Dilascio, come nel match di una settimana fa, impatta il match con una tripla, ancora lui sigla il vantaggio biancoblu (57-58 al 37’). Questa però è un’altra storia, questo è un altro Corato, ma il lieto fine è ancora distante. Ancora il capitano suona la carica da sotto, l’argentino molano Is on fire, ma l’ex De Angelis con canestro e fallo riporta avanti i suoi (62-61 a 120” dal termine). Ancora una bomba del solito Preite sembra indirizzare il match, Cioppa con personalità enorme risponde da oltre l’arco. Punto a punto emozionante, Cito fa 1 su 2, Mirone impatta a 5” dal termine, Di Diomede ad un passo dal buzzer beater non evita il supplementare.

Per la seconda volta su tre confronti, Corato e Mola vanno all’overtime e anche stavolta gli ultimi cinque minuti sono di dominio neroverde. Benas, sempre ed inesorabilmente lui segna subito, ma questo mini tempo ha un nome e cognome: Simone Di Diomede. E’ lui che con quattro punti di fila indirizza il match, Antonio Cioppa ancora con un canestro pesante come il granito sembra chiudere la contesa (75-68 al 43’). Mola ha sette vite, Dilascio e Barnaba provano ad accorciare, ad un minuto dalla fine le squadre sono a 3 punti l’un l’altra. Poca precisione ambo le parti, il libero di Idiaru a 2” dalla fine certifica la vittoria neroverde: Corato batte Mola 77-73.

Prestazione commovente dell’Adriatica Industriale che davanti al suo pubblico tira fuori l’orgoglio e mostra sul parquet tutto il suo valore, al netto di acciacchi e stanchezza accumulata. La vittoria è fondamentale per continuare a sperare di arrivare tra le prime due, ma soprattutto per dare fiducia ad un gruppo che nonostante il Covid e mille altri imprevisti, si è rialzato con forza ed è ancora lì a lottare per i propri obiettivi. Domenica 6 giugno alle 19:00 altra finale da non perdere: l’Adriatica torna a Molfetta per tentare un colpaccio che varrebbe oro.

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