Home Solidarietà “Fervore Redentorista”: luce di speranza per il Madagascar

“Fervore Redentorista”: luce di speranza per il Madagascar

Duemilacento euro devoluti dall’autrice Marina Labartino a sostegno delle Missioni Estere Redentoriste Onlus

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Fervore Redentorista”: luce di speranza per il Madagascar Duemilacento euro devoluti dall’autrice Marina Labartino alle Missioni Estere Redentoriste Onlus
Da sinistra: Pina Lastella presidente associazione Gerardina, padre Silvestro Lafasciano superiore Comunità Redentorista Coratina, Marina Labartino autrice della pubblicazione, Raffaella Orlando segretaria parrocchiale
Al termine dell’Anno Giubilare della Speranza indetto da Papa Francesco e in concomitanza con il Giubileo Gerardino istituito da padre Rogério Gomes, Superiore Generale CSsR, nel terzo
centenario della nascita di San Gerardo Maiella, la vita del popolo del Madagascar – uno dei paesi
più poveri al mondo nel quale è in corso una guerra civile di cui nessuno parla – si accende, ancora una volta, di speranza per un futuro migliore.
I proventi raccolti nel 2025 dalla ristampa aggiornata del volume “Fervore Redentorista – Storia di una presenza Missionaria a Corato dal 1700 ad oggi”, pari ad euro duemilacento (euro 2.100), sono stati devoluti in beneficenza all’associazione Missioni Estere Redentoriste Onlus dall’autrice Marina Labartino: «Un gesto che vuol essere “lampada accesa”, testimonianza che la carità concreta può illuminare di gioia sia chi riceve il dono sia chi lo compie, creando legami reciproci e positivi.
Un obiettivo raggiunto grazie alla generosità delle aziende coratine Caseificio Maldera, CMAlifts, RD Logistica, Tra.Val., Cantine Torrevento, Turbo Armec e dei tanti cittadini che si sono lasciati conquistare dal valore della solidarietà e dall’interesse per il proprio passato».
Le somme raccolte nel 2024 con la prima edizione del citato libro, sono state investite nella
costruzione di una scuola nel villaggio di Andilamena che accoglie 125 alunni;
l’attuale destinazione verrà resa nota non appena si riunirà a Pagani il Consiglio delle Missioni.
La scuola costruita nel villaggio di Andilamena in Madagascar, con i proventi del volume “FervoreRedentorista” del 2024
La scuola costruita nel villaggio di Andilamena in Madagascar, con i proventi del volume “Fervore Redentorista” del 2024
Attraverso la sua opera letteraria la dott.ssa Labartino non ha soltanto voluto narrare un pezzo importante di storia della nostra città, ma anche promuovere la “cultura dell’attenzione” verso gli ultimi, come affermato da Papa Leone XIV durante la Giornata mondiale dei Poveri.
«E ascoltare il grido dei più poveri – sottolinea l’autrice – è stato pure uno dei principi del carisma di San Gerardo Maiella. La sua carità si manifestò attraverso la distribuzione di cibo, il conforto spirituale e la moltiplicazione dei pochi viveri a disposizione rispondendo alle gravi carestie dei suoi tempi, tanto da essere chiamato “padre dei poverelli” e loro protettore».
La sua vita è stata un esempio di come la santità non si manifesta solo nelle grandi imprese, ma
soprattutto nel compiere i piccoli doveri quotidiani e sopportare le sofferenze con amore
straordinario.
«San Gerardo Maiella morì giovane, consumato dalla tisi. – spiega l’autrice – Come giovane è
deceduto San Carlo Acutis, canonizzato il 7 settembre di quest’anno, stroncato da leucemia
fulminante dopo pochi giorni di ricovero nell’Ospedale San Gerardo di Monza. Due figure legate dallo stesso credo. Benché la Chiesa ospedaliera sia dedicata a San Gerardo dei Tintori e non a quello di Muro Lucano, sebbene i due santi siano vissuti in epoche lontane tra loro, entrambi sono accomunati dal medesimo percorso spirituale di dedizione ai bisognosi, incarnando una santità che attraversa i secoli e si adatta ai tempi. Se San Gerardo, “il giullare di Dio” ha ispirato i giovani di ieri con una fede gioiosa e fuori dagli schemi, allo stesso modo San Carlo ispira i “millennials” dell’era digitale a non conformarsi passivamente al mondo che li vuole “fotocopie sbiadite” e a seguire la Parola di Dio e l’Eucaristia come esseri umani “originali”»
.
L’autrice di “Fervore Redentorista”, d’intesa con la locale Parrocchia San Gerardo Maiella, mira a
promuovere a Corato anche un altro progetto: «Provvedere al restauro dell’edicola di San Gerardo su via Lega Lombarda, che attualmente versa in pessime condizioni, dotarla di adeguata
​ illuminazione e apporvi una targa commemorativa. Questa, infatti, era l’abitazione di Felice Papaleo nella quale fu ospitato il nostro compatrono per 40 giorni durante la quaresima del 1753, dove “furono più le opere prodigiose che fece, che i passi che diede” scrive in una lettera datata 24 aprile 1753 il sacerdote don Francesco Saverio Scoppa
“… Poiché al popolo non bastavano le
giornate a trattenersi con Lui, calata la sera la casa del Papaleo si riempiva di una folla di preti,
galantuomini e altri che, per il desiderio di ascoltare il santo fratello, non lo abbandonavano fino alle sei e alle sette di sera, stimolandolo a parlare di Dio…
”. L’episodio viene anche riportato da
padre Antonio Maria Tannoia, primo biografo dal Santo, autore della pubblicazione “Vita del
Venerabile Servo di Dio, fratello Gerardo Maiella, laico della Congregazione del Santissimo
Redentore” per una grazia da Lui ricevuta. In quella casa – scrive il Tannoia – “ canonici e
gentiluomini si videro in folla a visitarlo … a tutti dava soddisfazione Gerardo … Il letto, lo
affermavano tutti di casa, non era che la dura terra”
E sempre qui, una sera “Gerardo fu rapito per
mezz’ora in estasi, fissando gli occhi in un crocifisso”. L’edicola di San Gerardo Maiella di via
Lega Lombarda rappresenta quindi un cimelio cultuale e culturale importante da tutelare e
valorizzare, poichè lega il Santo alla storia della nostra città. Un’iniziativa mirata a lasciare un
segno significativo del Giubileo Gerardino anche a Corato».