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Boom di vendite per la nuova edizione di “Fervore Redentorista”

Ancora poche copie disponibili del volume di Marina Labartino, i cui proventi saranno devoluti alle Missioni Redentoriste del Madagascar

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serata dedicata al libro “Fervore Redentorista – Storia di una presenza Missionaria a Corato dal 1700 ad oggi”

Ancora poche copie disponibili del volume di Marina Labartino, i cui proventi saranno devoluti alle Missioni Redentoriste del Madagascar

È boom di vendite per la nuova edizione del volume di Marina Labartino “Fervore Redentorista – Storia di una presenza Missionaria a Corato dal 1700 ad oggi”, arricchita di informazioni e foto inedite, che ha conquistato l’attenzione del folto pubblico presente in Chiesa Matrice il 24 ottobre scorso.

Molte le copie acquistate in quell’occasione, molte altre nei giorni successivi. Cifre che gratificano, soprattutto in virtù del fatto che, rispetto al 2024, il loro numero è stato quasi triplicato, grazie allagenerosità delle aziende coratine: Caseificio Maldera, CMALifts, RD Logistica srl, Tra.Val. srl, Torrevento, Turbo Armec, le quali si sono accollate i costi della ristampa.

«Ancora poche le copie disponibili. precisa l’autrice Chi è interessato si affretti per due validi motivi: una volta esaurite non saranno più reperibili e il totale dei proventi verrà devoluto in beneficenza in favore delle Missioni Redentoriste del Madagascar.Va chiarito che, seppur si parla di sacerdoti e missioni, non è un testo religioso in senso stretto, piuttosto un racconto di 200 pagine, basato su documenti antichi e fonti orali, che illustra un pezzo importante di storia della nostra Corato. Tutti dovrebbero conoscerla, tutti ne dovrebbero conservare una copia nelle proprie biblioteche per tramandarla alle future generazioni, ma anche perché, all’interno degli undici capitoli, sono stati pubblicati tantissimi volti e nomi: benefattori e benefattrici, contadini, maestranze, avvocati, ingegneri, sarte, ricamatrici, testatori, abbonati al periodico La Squilla (che non si stampa più da decenni), membri di Associazioni laiche, di Istituti religiosi, di Confraternite, di scout AGESCI, nonché semplici cittadini che seguivano le processioni o partecipavano alle mense allestite per i poveri. Magari tra quelle innumerevoli persone si potrà riconoscere un parente, un amico, oppure, sé stessi da bambini. Rispetto alla precedente, la nuova edizione si arricchisce di circa 50 pagine in più, ma la somma per l’acquisto di ogni copia resta uguale. Una piccola cifra per un grande bene».

In Chiesa Matrice luogo scelto perché, proprio sull’altare maggiore, San Gerardo Maiella è stato solennemente proclamato compatrono di Corato il 21 maggio 1950 in virtù del Breve Pontificio emanato da Papa Pio XII il 28 ottobre 1949 si sono avvicendati nei saluti di benvenuto: Michele Iacovelli presidente Archeoclub d’Italia APS Padre Emilio D’Angelo sede di Corato e consigliere nazionale, don Vito Martinelli pro rettore di Santa Maria Maggiore, e padre Silvestro Lafasciano Superiore della Casa Redentorista coratina.

Poi la dott.ssa Michela Di Trani, presidente dell’UCSI – Unione Cattolica Stampa Italiana – a nome della comunità giornalistica pugliese ha espresso il suo plauso non solo per la pubblicazione, ma soprattutto per il percorso umano e professionale della dott.ssa Labartino: «…una collega che ha saputo trasformare la passione giornalistica in strumento di testimonianza, di ricerca e di restituzione storica. Marina Labartino ci consegna non solo un’opera di valore documentale ma un vero atto di amore verso la società, verso la Congregazione dei Redentoristi e verso il mestiere di giornalista, inteso nella sua accezione più alta, quella di chi indaga, ascolta, raccoglie, interpreta e narra, affinché nulla di tutto ciò che merita memoria venga dimenticato. In un tempo in cui la velocità rischia di sopraffare i lettori, Marina ci ricorda che il giornalismo può anche essere lento e paziente, voce che restituisce dignità alle storie minori, alle vite silenziose, ai percorsi spirituali e civici che hanno costruito il tessuto di una comunità. La sua scrittura attenta e appassionata ci guida in un viaggio che attraversa secoli, tra documenti e testimonianze orali, bolle vescovili, delibere decurionali, reliquie e progetti, sogni e delusioni, sempre con lo sguardo rivolto alla verità e alla bellezza. A nome dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia sento il dovere di ringraziarla pubblicamente per aver onorato la nostra professione con cuore, sensibilità e spirito di servizio. Il suo lavoro è esempio concreto di come il giornalismo possa essere presente tra generazioni, istituzioni e cittadini, tra fede e cultura. E sono certa che “Fervore Redentorista” potrà ispirare altri colleghi a cercare, con la stessa dedizione, le storie che meritano di essere raccontate».

Infine padre Filippo Strippoli, CSsr, più volte missionario in Madagascar, ha spiegato che «Il ricavato delle vendite dello scorso anno è stato investito nella costruzione di una scuola elementare nel villaggio di Andilamena destinata ad accogliere125 scolari, la quale si va ad aggiungere agli altri 33 edifici scolastici dotati di mensa e ad un liceo, nonché a più di 100 pozzi di acqua potabile, 7 dispensari medici e una clinica, 2 centri di maternità, “mense per i poveri” quotidiane, alloggi per famiglie senza tetto, corsi di alfabetizzazione per adulti, invio di containers di generi alimentari, farmaci, strumentazione medica, pannelli solari, ambulanze e altro».

In conclusione di serata, ciliegina sulla torta già di per sé golosa, il pregevole ed inedito concerto di musiche settecentesche che ha conquistato gli spettatori con diversi brani tratti dal Canzoniere di Sant’Alfonso Maria de Liguori. La voce avvincente del tenore M° Vito Cannillo e l’incanto delle dita del M° Teresa Tatoli al pianoforte, hanno reso note le arie più suggestive ma meno risapute composte dal celeberrimo fondatore della Congregazione del Santissimo Redentore, arricchendo di significato il Giubileo Gerardino a cui è stato dedicato l’evento.