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“Maria che scioglie i nodi” in memoria delle vittime del covid: il dono di una famiglia alla città

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Maria che scioglie i nodi”, l’ha dipinta Gregorio Sgarra con la sua particolare tecnica e potrà essere omaggiata con la preghiera dal giorno 11 febbraio 2021 presso il santuario Parrocchia Maria Santissima Incoronata, dono di una famiglia di Corato che ha richiesto l’anonimato. L’opera, dopo essere stata benedetta da monsignor Don Gino de Palma, rimarrà esposta in modo permanente nella stessa chiesa.
È a memoria e ricordo di tutte le vittime del coronavirus nella città di Corato affinché la Beata Vergine Maria possa sciogliere il nodo di Sofferenza e amarezza per i tanti che piangono la loro assenza e possa donare consolazione e pace a chi in questa pandemia ha perso certezze e lavoro.
Tanti sono i cattolici devoti alla Madonna col titolo “Maria che scioglie i nodi”.
Papa Francesco da inizio del suo pontificato ha espresso grande ammirazione e affetto alla Madre di Dio in questa immagine così tanto coinvolgente.
La straordinaria Storia di Maria che scioglie i nodi
Il nobile tedesco Wolfgang Langenmantel e sua moglie Sophie avevano problemi coniugali ed erano sull’orlo del divorzio. Wolfgang, sconvolto, si è recato dal sacerdote gesuita Padre Jakob Rem per avere una consulenza.
Successivamente i due hanno iniziato a pregare insieme la Beata Vergine Maria per il matrimonio di Wolfgang ad ogni loro incontro. Durante l’ultimo incontro, avvenuto il 28 settembre 1615, Wolfgang ha consegnato a Padre Rem il nastro nuziale che era stato utilizzato durante la sua cerimonia per legare insieme la coppia come simbolo di unità.
Padre Rem ha preso il nastro, l’ha sollevato accanto a un’immagine della Madonna delle Nevi e ha chiesto alla Vergine Maria se voleva “sciogliere i nodi” del matrimonio di Wolfgang. Il nastro quindi si è allentato, completamente sciolto ed è diventato di un colore bianco candido. Anche se non sono stati forniti dettagli precisi, Wolfgang e Sophie si sono riconciliati dopo l’accaduto.
Non dimentichiamo comunque che il primo riferimento a Maria come “scioglitrice di nodi” risale al II secolo  ad opera di Sant’Ireneo. Il Santo infatti affermava: “Il nodo della disobbedienza di Eva fu sciolto dall’obbedienza di Maria”.
L’origine dell’immagine
Il nipote di Wolfgang e Sophie, Padre Hieronymus Langenmantel, diventato prete, ha chiesto che fosse realizzato un dipinto in ricordo della storia.  Sarà Johann Melchior Georg Schmittdner che dipingerà l’immagine di Maria che scioglie i nodi intorno all’anno 1700. L’opera è esposta nella chiesa di  St. Peter am Perlach ad Augusta, in Baviera, in Germania.
Il quadro descrive Maria che scioglie i nodi. L’angelo sulla destra le porge il nastro annodato, mentre l’altro sulla sinistra tiene il lato non annodato e ce lo presenta. Maria inoltre schiaccia la testa di satana, chiara rappresentazione della sua Immacolata Concezione. La colomba sopra la sua testa invece simboleggia il suo sposo, lo Spirito Santo. Nella parte inferiore dell’immagine infine notiamo San Raffaele Arcangelo che accompagna Wolfgang in  cammino verso un monastero
Papa Francesco:
Tutti abbiamo nodi nel cuore, mancanze, e attraversiamo difficoltà. Il nostro Padre buono, che distribuisce la grazia a tutti i suoi figli, vuole che noi ci fidiamo di Lei, che le affidiamo i nodi dei nostri mali, i grovigli delle nostre miserie che ci impediscono di unirci a Dio, affinché Lei li sciolga e ci avvicini al suo figlio Gesù. Amen”

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