COMUNICATO STAMPA
Granoro dona ai Reparti di Cardiologia dei Presidi Ospedalieri “Umberto I” di Corato e “Don Tonino Bello” di Molfetta alcuni fondamentali dispositivi in grado di potenziare l’offerta clinica e sanitaria.
Un gesto concreto per fronteggiare l’emergenza del corona virus, che vede impegnati in prima linea i presidi sanitari del territorio pugliese nella gestione della pandemia, ma al contempo dotare gli Ospedali di Corato e Molfetta di strumentazioni indispensabili per l’attività dei Reparti di Cardiologia, anche in fase No Covid.
Granoro, per potenziare l’offerta clinica e sanitaria delle U.O. di Cardiologia dei Presidi Ospedalieri “Umberto I” di Corato e “Don Tonino Bello” di Molfetta, entrambe dirette dal Dott. Claudio Paolillo con il coordinamento del Dott. Pasquale Caldarola direttore del Dipartimento Cardiologico ASL Bari, ha donato due postazioni complete per l’esecuzione di esami Emogas Analitici (EGA) secondo gli standard più elevati e supporti per la ventilazione non invasiva, quali Saturimetri digitali, Caschi e Maschere per Ossigenoterapia e CPAP,
Le due postazioni risultano utili per eseguire l’esame ematico diagnostico che consiste nella rilevazione della quantità di ossigeno e di anidride carbonica presenti nel sangue arterioso e del ph del sangue (tramite l’analisi di un campione) oltre che necessarie alla diagnosi e alla valutazione di insufficienza respiratoria nei pazienti ricoverati ed efficaci per il monitoraggio e la cura di patologie cardiorespiratorie. Così come i saturimetri digitali, i caschi e le maschere per Ossigenoterapia e CPAP, rivelatisi particolarmente utili per curare i malati.
«Queste donazioni – spiegano Marina e Daniela Mastromauro di Granoro – rientrano nelle iniziative di vicinanza al nostro territorio che annualmente si concretizzano con la fornitura di apparecchiature elettromedicali agli Ospedali delle nostre Città, in quanto riteniamo importante sostenere la Sanità Pubblica quale bene e diritto di tutti. Queste attrezzature sono state scelte in accordo con i medici dei suddetti Ospedali, in quanto necessari per i Reparti di Cardiologia e Pneumologia, anche al di fuori dell’attuale emergenza sanitaria».