Home Sociale Granoro, nel 2021 assicurati oltre 112 mila pasti alle associazioni del territorio

Granoro, nel 2021 assicurati oltre 112 mila pasti alle associazioni del territorio

0

C. S.

L’attenzione al disagio. Il valore aggiunto di Granoro che anche nel 2021 si è schierata al fianco di associazioni e istituzioni caritatevoli con il fermo intento di offrire il proprio contributo nella lotta all’aumento esponenziale della povertà.

Oltre 112.000 pasti per gli indigenti del territorio, garantiti grazie alle donazioni di pasta a numerose associazioni, parrocchie ed enti caritatevoli del territorio. È questo il risultato di un articolato progetto di solidarietà che Granoro ha completato nel difficile anno appena concluso.
Sono oltre 60 gli operatori del terzo settore con cui Granoro ha avviato e rinforzato il proprio legame.
«Da sempre la nostra azienda – ha spiegato Marina Mastromauro, Amministratore Delegato del Pastificio Granoro – è stata al fianco delle istituzioni caritatevoli del territorio, garantendo aiuto e sostegno. Nell’ultimo anno abbiamo visto aumentare notevolmente le richieste di aiuto, a causa del dilagare della pandemia che ha a sua volta acuito le ristrettezze economiche per moltissime famiglie. È un dovere per le imprese, come la nostra, fare la propria parte. Infatti, abbiamo incrementato le donazioni per far fronte ad una vera e propria emergenza che ci auguriamo possa rientrare, confidando in un miglioramento della situazione sanitaria in Puglia, così come in Italia».
Granoro non ha fatto mancare il proprio sostegno durante le fasi più dure della pandemia anche al mondo della scuola e della sanità pubblica: per essere vicina agli studenti e alle loro famiglie, nel 2020 Granoro ha donato 40 tablet all’Istituto d’Istruzione Superiore “Oriani – Tandoi” (Liceo Classico e Istituto Professionale), consentendo a tutti gli studenti di partecipare alle attività didattiche a distanza.
Al presidio ospedaliero di Corato (Umberto I), inoltre, Granoro ha donato una postazione completa per l’esecuzione di esami Emogas Analitici (EGA) secondo gli standard più elevati e una dotazione di supporti per la ventilazione non invasiva: 10 caschi Bi-level, 10 maschere per ossigenoterapia CPap, 5 pulsossimetri digitali. Una donazione doppia, perché le stesse apparecchiature medicali sono state offerte anche all’Ospedale di Molfetta.

 

 

Articolo precedenteShow della Matteotti contro Ostuni: brindisini schiantati 90-71
Articolo successivo“Sistema Trani” – Partito il processo d’appello a carico di Michele Nardi, Vincenzo Di Chiaro ed altri

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.