In tutta la rete, a gestione diretta e in franchising, sarà possibile utilizzare la card che darà diritto allo sconto del 15% per l’acquisto di prodotti di prima necessità.
Maiora, gruppo operante nella Gdo con l’insegna Despar al centro-sud, sarà tra le aziende della Distribuzione Moderna ad aderire nuovamente in tutta la rete di vendita, a gestione diretta e in franchising, all’iniziativa “Dedicata a te”, uno strumento promosso anche nel 2024 dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf), destinato alle famiglie meno abbienti.
Si tratta di una “social card” studiata per sostenere i nuclei famigliari che vivono sotto la soglia di sussistenza. “Dedicata a te” sarà attiva dal mese di settembre e avrà l’obiettivo di contrastare l’inflazione al carrello.
La carta quest’anno avrà un valore di 500 euro, rispetto ai 382,50 euro dello scorso anno, e il suo contenuto sarà spendibile entro il 28 febbraio 2025. Il contributo è destinato alle famiglie con un Isee fino a 15mila euro annui che non abbiano già sussidi alla data di entrata in vigore della norma (4 giugno 2024).
I possessori della carta potranno dunque beneficiare dello sconto del 15% utilizzabile per gli acquisti negli esercizi della rete dei supermercati di Maiora.
Questa misura è destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica, e prevede l’inserimento di nuove tipologie di prodotti, tra cui quelli a marchio DOP e IGP, ortaggi e prodotti da forno surgelati, tonno e carne in scatola.
«Abbiamo ritenuto doveroso rinnovare anche quest’anno il nostro sostegno a questa iniziativa, consapevoli di quanto sia difficile per molte famiglie arrivare a fine mese – spiega Pippo Cannillo, Amministratore Delegato di Maiora – L’adesione del nostro gruppo alla card “Dedicata a te” rientra tra le numerose azioni che svolgiamo sul territorio per contribuire nel tentativo di arginare il fenomeno della povertà alimentare, che purtroppo affligge un numero sempre crescente di persone».