Sentenza della Corte di Appello di Lecce – Processo Sistema Trani
(Depositate le motivazioni relative all’annullamento della sentenza di primo grado celebratosi con il rito ordinario)
Dalla lettura della sentenza depositata ieri ed emessa dalla Corte di Appello di Lecce – Sezione Unica Penale emerge che né il gip presso il Tribunale di Lecce, né il Gup presso il Tribunale di Lecce né il Tribunale di Lecce in Composizione Collegiale, potevano accogliere in quel momento l’eccezione formulata dal difensore del Dott. Michele Nardi, Avv. Domenico Mariani di incompetenza “territoriale funzionale”.
Si afferma che nel momento in cui era stata proposta l’eccezione mancava il presupposto per attribuire la competenza all’Autorità Giudiziaria potentina, poiché non emergeva l’iscrizione nel registro degli indagati del Dott Capristo, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, poi divenuto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, indi, la competenza della Procura della Repubblica di Potenza.
Si specifica che i presupposti per determinare la competenza trattare dei reati del procedimento penale, già svoltosi fino al primo grado di giudizio innanzi al Tribunale di Lecce a carico del Dott. Nardi e degli altri imputati (Di Chiaro Vincenzo, Avv. Simona Cuomo, Patruno Gianluigi, Zagaria Savino) innanzi all’Autorità Giudiziaria di Potenza sono venuti a maturare successivamente, e tanto emerge, afferma la Corte sulla base degli atti prodotti sia con l’appello sia con i motivi aggiunti sia con la produzione documentale del 1° aprile 2022 in favore del Dott. Michele Nardi.
Infine, si afferma che l’operatività dell’incompetenza determinata da connessione dei procedimenti (quello di Lecce e quello pendente a Potenza) non è subordinata alla pendenza dei procedimenti connessi nello stesso stato e grado.
Ora non resta che attendere se la decisione della Corte di Appello di Lecce emessa nel processo celebratosi con il rito ordinario avrà effetti nel processo definitosi in primo grado con il rito abbreviato a carico tra gli altri del Dott. Antonio Savasta e del Dott. Luigi Scimè.
Si tenga conto comunque che la Corte di Appello di Lecce nella sua sentenza ritiene che l’incompetenza funzionale sia rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado.