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Giustizia Svenduta: ascoltato Saverio Santoniccolo il carabiniere che ha condotto le indagini su “Sistema Trani”

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Altra udienza ieri dinanzi al Tribunale Penale di Lecce del processo “Sistema Trani” tutta concentrata sul teste Saverio Santoniccolo, luogotenente dei Carabinieri di Barletta che, con l’ausilio dei suoi uomini, si è occupato delle indagini sul così detto Sistema Trani che, nel gennaio del 2019, portarono su disposizione dei magistrati all’arresto di altri due magistrati, Michele Nardi e Antonio Savasta, e del sovrintendente di polizia del commissariato di Corato, Vincenzo Di Chiaro, e che vedono coinvolti altri indagati.

Il Pubblico Ministero del tribunale salentino, Roberta Licci, ha fatto ripercorrere a Santoniccolo tutte le fasi iniziali della lunga e complessa operazione di indagine fatta di pedinamenti e intercettazioni ambientali e nata nel 2015 da una serie di attentati dinamitardi compiuti ai danni di un imprenditore foggiano, titolare di una catena di supermercati, e nella quale, durante una serie di intercettazioni da parte dei Carabinieri di Barletta, emerse , per la prima volta, il nome dell’imprenditore coratino Flavio D’Introno. Lo stesso che, dopo qualche mese, sarebbe diventato il grande accusatore dei due magistrati, uno dei quali era stato indicato come alto magro e brizzolato che aveva operato alla procura di Trani alcuni anni prima, descrizione che, dopo i dovuti riscontri, avrebbe portato a Michele Nardi.

Nel 2016 dalle intercettazioni telefoniche delle utenze di D’Introno e Nardi i carabinieri registrano una serie di telefonate tra i due ed il motivo è nelle vicende giudiziarie che coinvolgevano l’imprenditore coratino, una delle quali era quella di usura emersa nell’operazione denominata Fenerator che portò, nel 2007, al suo arresto e alla sua condanna in primo grado a 7 anni e 6 mesi.

I contatti tra D’Introno e Nardi sono stati anche confermati dalla teste Marianna Capogna, compagna di Tommaso Nuzzi, ritenuto all’epoca dei fatti uomo molto vicino a Flavio D’Introno, che asseriva l’esistenza di un rapporto continuo tra il D’Introno e il giudice Nardi e di un giro di denaro che l’imprenditore coratino destinava al magistrato per il processo a suo carico.

L’esame dei Pubblici Ministeri di Lecce nei confronti del Luogotenente Saverio Santoniccolo riprenderà nella prossima udienza che si terrà il 15 luglio 2020.

 

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