Durante la requisitoria, tenutasi il 10 e 11 novembre, presso il Tribunale Penale di Lecce, del processo “Sistema Trani”, a conclusione della quale sono state emesse le richieste di condanna per gli imputati: Nardi, Di Chiaro, Patruno e Zagaria, la pm Roberta Licci si sofferma sulle dichiarazioni della superteste Marianna Capogna ritenendole attendibili e riscontrabili.
La Capogna (compagna di Nuzzi, uomo vicino all’imprenditore D’Introno) all’esame del pm Roberta Licci nell’udienza del 19 febbraio aveva raccontato di episodi che vedevano il coinvolgimento di magistrati, uomini in divisa e il D’Introno, poiché presente agli incontri e alle conversazioni tra il suo compagno e l’imprenditore coratino che avvenivano presso l’abitazione sua e del suo compagno, dove era solito recarsi anche il Di Chiaro.
Che li scontino fino all’ultimo giorno!!!