Di Giovanna Muscatelli
A due settimane dall’avvio della didattica a distanza per gli studenti delle scuole
secondarie di secondo grado sono ancori molti i dubbi, le perplessità e le
preoccupazioni.
Sfatiamo il mito che le spiegazioni online siano meno efficienti: salvo problemi di connessione, la lezione si svolge anche in maniera più scorrevole e con molte meno interruzioni di quante ce ne possano essere in presenza.
Le ripercussioni negative, invece, si hanno sul piano emotivo e sulla partecipazione del singolo studente alle lezioni. Questo vale a partire dagli studenti delle classi prime, che trovano inevitabilmente delle difficoltà nella creazione di un gruppo classe solido, per arrivare alle classi quinte che soffrono molto il distacco dal proprio gruppo classe ormai consolidato chiedendosi quando e soprattutto se riusciranno a vivere ancora l’esperienza della scuola in presenza.
Un altro punto da non sottovalutare è il rapporto docente-alunno, fondamentale
per migliorare l’apprendimento. La mancanza di un contatto visivo diretto e di uno
scambio spontaneo di opinioni, aggiunta alla presenza di numerose distrazioni che
ogni studente ha in casa propria, porta ad un distacco del singolo studente nei
confronti del docente, che a volte sembra fare lezione per se stesso.
La didattica a distanza ha ripercussioni anche sull’esposizione orale degli argomenti
studiati, lo studente infatti molto spesso affronta le interrogazioni con il timore che
problemi di connessione possano rovinare a sua performance, molti alunni accusano
anche una forte soggezione nel dover esporre oralmente in presenza di persone che
non appartengono al gruppo classe, quali genitori, fratelli e sorelle.