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L’Oriani porta in scena “La pescatrice di perle” per i cinquant’anni dalla morte di Hannah Arendt

Lo spettacolo della Compagnia Acasâ, promosso dal Dipartimento di Storia e Filosofia dell’I.I.S.S. “Stupor Mundi – A. Oriani”, propone una riflessione sul collasso dell’etica a partire dall’esperienza di apolide della filosofa

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A Corato uno spettacolo teatrale in occasione dei cinquant’anni dalla morte di Hannah Arendt

Il 4 dicembre di cinquant’anni fa la filosofa Hannah Arendt moriva improvvisamente nel suo appartamento di New York, dove era approdata nel 1941, dopo essere stata apolide e perseguitata nell’Europa dei totalitarismi.

Per tale occasione, la mattina del 18 dicembre, presso l’auditorium dell’I.I.S.S. “Stupor Mundi”, verrà messo in scena lo spettacolo teatrale “La pescatrice di perle” prodotto dalla Compagnia Acasâ.

Lo spettacolo, organizzato dal Dipartimento di Storia e Filosofia del Liceo Classico e delle Scienze Umane “A. Oriani”, porta in scena una riflessione sul collasso dell’etica e parte dall’esperienza di apolide e rifugiata Hannah Arendt. Drammaturgia e regia di Valeria Simone Monti, con Marianna de Pinto, scene e disegno luci di Michelangelo Campanale.

I promotori dell’iniziativa (proff. Aldo Calò Gabrieli, Pierpaolo Riganti, Giovanni Capurso ed Emanuela Fumarola) dichiarano che ritornare al messaggio di Hannah Arendt oggi significa riflettere sui pericoli che incombono sulla democrazia.