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Mancanza aule Fornelli: parlano la dirigente Rosella Lotito e la dsga Angela Quinto

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Per chiarire e comprendere meglio la vicenda legata alla mancanza di aule, che in questi giorni ha visto protagonista il circolo didattico “Fornelli”, abbiamo interpellato in merito alla questione la dirigente scolastica, Dott.ssa Rosella Lotito e la D.s.g.a, Dott.ssa Angela Quinto.

La dirigente, ha spiegato che nella riunione avvenuta con tutti i presidi del primo ciclo, si è discusso del problema della mancanza di aule, che purtroppo affligge tutte le scuole, ma in particolare modo i circoli Fornelli e Cifarelli, PERCHÉ ALCUNE DELLE LORO AULE SONO collocate in altre scuole. La questione è sorta proprio perché le scuole che fungono da “appoggio temporaneo per aule” vorrebbero riprendersi i propri locali. Dopo una prima delibera del sindaco che intimava al Fornelli di lasciare le aule della scuola Giovanni XXIII, è arrivata una seconda delibera del comune, in cui si esplicita che le aule oggetto della questione “saranno ancora a disposizione della scuola primaria Fornelli, esclusivamente per il tempo necessario ad allestire nuove aule per il suddetto circolo”. Sempre la dirigente, sottolinea che è stata chiesta al Comune una soluzione definitiva e che rimanga nel tempo, avanzando provvisoriamente la proposta di condividere aule di altri istituti, anche se questo andrebbe a creare disagio, poiché si dovrebbe condividere con altre fasce scolastiche. Questa ipotesi è stata offerta come opportunità, continua la dirigente, perché “da parte nostra siamo sempre disponibili alla risoluzione dei problemi, tuttavia si tratta pur sempre di soluzioni temporanee”. Intervenendo a rimarcare il concetto espresso dalla dirigente, la d.s.g.a, Dott.sa Angela Quinto, continua:” noi abbiamo bisogno di strutture che siano nel nostro territorio, perché se ci mandano nel plesso di via Meda , la scuola dell’infanzia non è più nello stesso territorio, cosicché i genitori che hanno figli iscritti in sedi diverse subiscono un disagio. Fin quando si tratta di una soluzione provvisoria va bene, ma a lungo andare vogliamo mantenere la nostra territorialità.” Entrambe, dirigente e d.s.g.a, sottolineano che:” il diritto allo studio dei bambini non deve essere turbato e non vi deve essere interruzione di pubblico servizio poiché in tal caso si è pronti a combattere per vie legali con l’avvocatura dello stato. Non possiamo tollerare DI essere messi in strada o in ambienti non idonei perché la salute dei bambini viene prima di tutto.” Continuando, emerge la ferrea volontà di tutelare l’identità di una scuola che è un punto di riferimento per l’intera comunità ( di cui quest’anno si festeggiano i 100 anni dall’edificazione) e il bisogno di territorialità, per poter garantire ai genitori una continuità nel lavoro con i bambini. Diverse sono state le richieste all’amministrazione: oltre l’importante servizio di trasporto scolastico, la dirigente ha ventilato l’eventualità di recuperare ulteriori spazi presso l’orfanotrofio Sant’Antonio, CHE DIVENTEREBBE così UN ampliamento del Fornelli, allestendosi come plesso dell’infanzia, in quanto allo stato attuale,presso lo stesso circolo didattico vi sono sia scuola dell’infanzia che scuola primaria e sebbene vi sia stata una ripartizione tra primaria e infanzia, venendo collocate in corridoi differenti, l’imminente inizio del servizio mensa, può portare il rischio che l’uscita dei bambini corrisponda al passaggio dei carrelli mensa, facendo diventare problematica la situazione.

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