Tutti in palestra con il grande campione paralimpico: Luca Mazzone
Giornata di grande slancio sportivo e non solo all’Istituto d’Istruzione Superiore “A.Oriani-Tandoi “ di Corato, il 4 Novembre 2021.
Il Dirigente Scolastico, i docenti e gli studenti hanno accolto con grande entusiasmo il campione paralimpico Luca Mazzone che vanta numerosi riconoscimenti sportivi e ben quindici titoli mondiali.
La sua storia sportiva ha suscitato una grande emozione in tutti i presenti e la sua visita ha riscosso un grande successo.
Prima del suo arrivo, la palestra è stata addobbata con cartelloni, striscioni, nastri, palloncini che richiamavano i colori della bandiera italiana e immagini salienti delle gesta sportive del campione, così da renderla più accogliente e capace di far rivivere un autentico spirito olimpico.
Gli studenti rappresentanti le classi coinvolte hanno accolto Luca Mazzone all’ingresso della scuola, lo hanno accompagnato in palestra sulle note dell’inno di Mameli che ha creato subito l’atmosfera adatta ad accogliere un campione di livello mondiale.
E’ stata preparata anche una coreografia di benvenuto, seguita dal discorso di ringraziamento del Dirigente Scolastico che ha omaggiato Luca per il valore della sua testimonianza e per la sua presenza tra gli studenti dell’Oriani -Tandoi.
La professoressa Elicio M. in qualità di capo dipartimento delle scienze motorie ha rivolto a Luca un saluto a nome di tutti i docenti evidenziando che grazie allo sport si possono superare molti ostacoli e sviluppare le proprie abilità.
Insieme abbiamo voluto confutare il pregiudizio più comune sulla disabilità associata da sempre alla debolezza.
Hanno fatto seguito alcuni interventi degli studenti che, con le loro domande, hanno posto in risalto l ‘importanza dello sport fra i giovani.
Luca Mazzone nel rispondere ai quesiti posti ha sempre evidenziato quanto sia importante impegnarsi e sacrificarsi per raggiungere i traguardi a cui si ambisce.
E’ stato presentato anche un power point riguardante la sua vita per ricordare a tutti che nonostante le innumerevoli difficoltà, Luca Mazzone è riuscito ad essere un campione nello sport ma anche e soprattutto nella sua vita, dimostrando che i limiti non esistono poiché è riuscito anche a completare i suoi studi interrotti a causa dell’incidente e a formare una bella famiglia.
Nel raccontare la sua esperienza, ha sottolineato che la famiglia gli ha insegnato che non bisogna mai arrendersi ma che è importante essere caparbi e sistematici per ottenere risultati soddisfacenti. Luca ha evidenziato più volte che all’inizio ha dovuto farcela da solo con le sue forze ma lo sport è stato la carta vincente della sua vita.
Attraverso l’esperienza raccontata da Luca Mazzone gli studenti hanno compreso che tutti possiedono delle fragilità e sta a noi affrontarle e superarle: sicuramente lo sport costituisce una grande opportunità per noi tutti.
Grazie campione !
Il saluto della dirigente, prof.ssa Angela Adduci, a Luca Mazzone
“Grazie Luca di essere qui oggi. La gioia e l’orgoglio per i tuoi successi è enorme. Hai
contribuito con le tue vittorie alle Olimpiadi di Tokio 2020 a rendere felici e orgogliosi
tutti gli Italiani ma in particolare noi Pugliesi. Quando sul podio sventolavi il tricolore
hai dimostrato che lo sport non è mai fine a sé stesso ma ci rende davvero fratelli e
sorelle d’Italia.
Questa è stata una grande estate per lo sport come ha detto il nostro presidente Sergio
Mattarella: “Voi atleti siete stati squadra, avete dimostrato amicizia ed integrazione tra
di voi e avete sollecitato attenzione allo sport e a praticare sport”.
Lo sport italiano, in questa estate da sogno, ha evidenziato un solo volto quello di un
paese vincente, resiliente, multietnico, inclusivo e solidale. Luca, tu ci dimostri che,
grazie allo sport si possono superare molti ostacoli e sviluppare le proprie abilità: lo
sport diviene, dunque, un nuovo punto di partenza.
Partendo dal presupposto che la comunicazione è prima di tutto educazione, vogliamo
confutare il pregiudizio più comune sulla disabilità associata da sempre alla debolezza,
ed educare ad un mondo dove nulla è impossibile, basta volerlo, impegnarsi e
affrontare con caparbietà le difficoltà, individuare percorsi comunque appaganti,
meglio ancora se condivisi con gli amici.
Luca sei per noi testimone di speranza per tanti che non riescono ad uscire dalle proprie
paure quotidiane o da pregiudizi infondati.
Proviamo, quindi, tutti insieme prendendo esempio da te a sostenere che “non
dobbiamo mettere un punto laddove può esserci una virgola”. Proviamo a risvegliare
la tenacia dell’atleta paralimpico che alberga in ognuno di noi. Mettiamo un punto agli
stereotipi, ai luoghi comuni, ai pregiudizi. Impariamo dunque che ciò che è diverso da
noi è esclusivo e straordinario, un << un unicum>> e come tale ha un gran valore come
una vera e propria opera d’arte.
Grazie Luca”.