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All’Oriani ore intense di emozioni per la Notte Nazionale del Liceo Classico

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Di Enrico Patruno I La sera del 5 maggio 2023 il Liceo Classico “A. Oriani” di Corato, contemporaneamente ad altri 372 licei classici, alle ore 18, ha aperto le sue porte alla cittadinanza in occasione della IX edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico.

Il progetto creato, ormai nove edizioni fa, dal prof. Rocco Schembra, docente di Greco e Latino del liceo “Gulli e Pennisi” di Acireale, e che da allora vede i licei classici di tutta Italia uniti per sei ore di perfomance e festeggiamenti, è stato un evento molto sentito nel nostro amato liceo anche quest’anno.
La Notte Nazionale del Liceo Classico, definita “un inno festoso alla cultura classica”, rimane uno degli eventi più attesi da parte degli studenti del Liceo “Oriani” e una delle risposte più convincenti alla domanda:<Ma chi te l’ha fatta fare di studiare il latino e il greco?>.
Infatti questo evento ha come principale obiettivo quello di promuovere e valorizzare la cultura classica che viene studiata e approfondita nelle aule dei licei classici. Le lacrime che gli studenti versano sui dizionari si trasformano in sudore: tutti si rendono disponibili e si mettono in gioco per creare qualcosa di coinvolgente e creativo. Conferenze, esibizioni teatrali o musicali, ognuno trova il suo modo di applicare ciò, di quei miti, quelle usanze, quegli insegnamenti della cultura classica, che è riuscito durante l’anno scolastico, in qualche modo, a sentire e rendere suo. Una piccola e semplicissima magia che descritta a parole sembra complicata e indecifrabile.
Cerchiamo di capire insieme. Vi offre la possibilità di entrare nuovamente nel nostro liceo.
Nelle ultime settimane tutti gli studenti hanno sfruttato i momenti liberi tra un’ora e l’altra per chiedere del materiale su cui lavorare per le loro esibizioni o alla ricerca di un costume o di uno strumento di scena. Intere assemblee di classe dedicate alla scelta dei personaggi, della trama, dell’argomento, gli studenti che pregavano i collaboratori scolastici per il permesso di disporre i banchi in un certo modo o il tecnico per usare un computer e stampare il benedetto copione. E le aule che si riempivano anche di pomeriggio per le prove. Ma soprattutto tutti gli studenti cercavano il confronto. Con i compagni, con i professori, con i collaboratori, si cercava il dialogo, visto il tema da affrontare scelto così complesso: la banalità del male. Un’espressione che nel corso del tempo ha ritrovato diverse sfumature, ma che chiaramente si ricollegano tutte in un’unica e cruda verità: l’inimmaginabile crudeltà che si cela dietro l’essere umano.
Un tema così attuale e comunque riconducibile a numerose opere della cultura classica. È proprio dalla voglia di guardare il mondo in maniera diversa che si aggiunge al nostro bagaglio culturale, la consapevolezza dell’importanza di alcune opere che sono ancora oggi attualissime.
Tutto questo fino al grande giorno. Alle 17:55 del 5 maggio tutti gli studenti si sono recati nell’agorà del liceo e il nostro preside, prof. Francesco Catalano, ha ufficialmente dato inizio all’evento. Dopo di che hanno cominciato ad entrare le prime persone. Genitori, amici, studenti di altre scuole, fratelli e sorelle, il liceo nel corso della serata si è riempito completamente. In ogni aula gli studenti si preparavano per le loro esibizioni. Chi ha letto poesie, chi ha danzato, chi ha sistemato il catering, chi ha suonato, chi ha interpretato. Tutti per un attimo sono diventati qualcun altro: chi arrivava da un’altra terra, chi era un vecchio re che aveva perso i suoi figli in guerra, chi era un dio, chi semplicemente mostrava tutta la sua passione.
Nell’agorà, poi, contemporaneamente alle altre esibizioni, proprio per mostrare la piena profondità del tema, alcuni studenti hanno letto dei brani tratti dalla Shoah.
Inoltre quest’anno sono stati coinvolti direttamente anche alcuni ragazzi della Scuola Secondaria di I Grado “L. Santarella”, con un reading tratto da Omero Iliade di A. Baricco. In questo modo hanno avuto l’opportunità di vivere il liceo e sentirsi già parte di quella che è a tutti gli effetti una comunità.
Terminate le esibizioni, l’evento si è spostato all’aperto, dove su un palco montato per l’occasione, ogni classe ha cantato una canzone legata al tema. E in un momento di pura spensieratezza e gioia tutti hanno potuto fissare, nella loro mente, quell’attimo all’interno del loro percorso da liceale. La natura del liceo classico e di questo evento nasce proprio da un percorso fondato sulla passione per la cultura classica e la voglia di condividerla con gli altri, perché non vogliamo rimanere indifferenti di fronte a quei principi e valori che caratterizzano le opere classiche ma che ritroviamo anche nel mondo contemporaneo.
La notte nazionale del liceo classico si è poi conclusa con l’esibizione finale ovvero l’interpretazione del sogno di Medea sia tramite la lettura di un brano sia attraverso una coreografia di danza. Questo evento ha confermato ancora una volta quanto noi studenti abbiamo da offrire, sia come comunità, sia come singolo adolescente che nelle opere classiche trova la forza e il coraggio per conoscere meglio sé stesso e il mondo che ci circonda.

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