Home La Puglia si racconta Lo sbarco del Santissimo Salvatore: fede e leggenda a Margherita di Savoia

Lo sbarco del Santissimo Salvatore: fede e leggenda a Margherita di Savoia

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Continua il mio viaggio con La Puglia si racconta. Questa volta vi porto a Margherita di Savoia, alla scoperta di una delle rievocazioni storiche più affascinanti della città: lo sbarco del Santissimo Salvatore, tra fede, leggenda e tradizioni salinare.

Un tuffo nel passato, per rievocare la storia di un borgo che ancora oggi porta le tracce di una grande attività che affonda le sue radici nei secoli scorsi. La città celebra annualmente il suo rapporto con la salina, le cui origini risalgono addirittura al IV secolo avanti Cristo.

Un appuntamento che ormai da diversi anni caratterizza l’estate margheritana è la rievocazione dello sbarco del Santissimo Salvatore, patrono di Margherita di Savoia, con uno spettacolo molto suggestivo in scena sul lungomare Cristoforo Colombo.

Una rappresentazione che rievoca uno dei momenti più intensi della storia di Margherita, quando sotto la minaccia di un imminente sbarco dei pirati turchi tutta la comunità si arma di pali e fiaccole per reagire all’attacco, ma una volta arrivati al mare trovano il quadro del Cristo legato alla colonna, lasciato sulla spiaggia dai predatori saraceni, assieme a due campane, prima di riprendere il largo.

La rievocazione vuole rievocare anche la storia di questo popolo, dedito alla raccolta del sale, ed a quando Margherita di Savoia si chiamava “Reali Saline di Barletta”, e il Santissimo Salvatore era solo una cappella costruita con decreto di Re Ferdinando IV di Borbone nel 1777, poi abbattuta perché instabile tanto da non reggere ai lavori di ristrutturazione e ampliamento.
Affermare che la cittadina pugliese non abbia una sua storia da raccontare è un’offesa alla sua memoria.

La leggenda vuole che il Santo protettore venisse dal mare. Ma nel mito c’è anche un’altra storia, quella del popolo salinaro, costretto a lasciare Margherita di Savoia per via della malaria e che nella fatica di ogni giorno invocava la protezione del suo Patrono, il Santissimo Salvatore.

Lo sbarco del Santissimo è uno dei momenti più suggestivi che apre e precede la festa patronale di Margherita di Savoia, conclusasi quest’anno il 7 agosto.

Un’altra versione è che la tela raffigurante il Santissimo Salvatore giunse via mare in quanto, con essa, tutti gli arredi della nuova chiesa al Santo dedicata, ed in particolare una campana del 1595, arrivarono dal Regno di Napoli nella città di Barletta.

Da qui i margheritani andarono a prendere la tela e gli arredi trasportando il tutto via mare con le loro barche.

Il culto è ancora oggi molto sentito.

Un attaccamento che dura da secoli, a cui i salinari sono particolarmente legati per la protezione ricevuta dal santo durante il duro lavoro nelle Saline, quando ancora tutto si svolgeva manualmente.