E’ una delle piante più comuni presenti nel Parco nazionale dell’Alta Murgia durante la stagione primaverile.
Si tratta di una pianta spontanea erbacea e perenne che fa parte della famiglia delle boraginaceae.
E’ un arbusto sempreverde che cresce al suolo le sue foglie ed i fusti sono ricoperti da una peluria lanuginosa. Le foglie inferiori sono di forma lanceolata, mentre quelle superiori sono più corte e lineari. I fiori sono riuniti in infiorescenze molto dense.
L’alcanna, come viene comunemente chiamata, è una pianta diffusa in tutto il bacino mediterraneo nei terreni sabbiosi o rocciosi drenanti.
In Murgia, durante il periodo della fioritura, ciò che attrae l’escursionista sono i suoi piccoli e bellissimi fiori di color azzurro intenso. Durante le mie escursioni, quando dico ai visitatori del Parco che è una pianta tintoria e che la stessa veniva usata un tempo per tingere la lana, tutti alla mia domanda “ma secondo Voi quale colore si ricava” danno la stessa risposta “il blu”.
In realtà per tingere lana ed altre stoffe veniva utilizzato un estratto ricavato dalla radice della pianta ed il colore che se ne ricavava era il rosso mogano.
L’Alkanna tinctoria, questo è il nome scientifico della pianta, deriva il suo nome dall’ arabo Alkenneh che significa radice e dal latino tintorius che significa usato per colorare.
Le proprietà tintorie di questa pianta erano conosciute sin dall’antichità e sono dovute alla presenza nel fusto e nella radice di un alcaloide, l’alcannina, utilizzato ancora oggi nell’industria farmaceutica e cosmetica.
L’estratto di Alcanna è particolarmente ricco di polifenoli e viene impiegato in cosmesi per creare prodotti utilizzati per la cura della pelle e del viso o per creare maschere nutrienti, l’estratto della radice di alcanna oggi viene principalmente utilizzato per colorare saponi e pomate.