La transumanza (Trans + humus = da una Terra all’altra) aveva precise regole, la partenza dall’Aquila avveniva il 29 settembre, e seguiva il Tratturo Magno largo 60 palmi napoletani, e lungo 244 Km, seguendolo si arrivava in Puglia, in capitanata.
A condurre le greggi vi erano una serie di persone, vi era il MASSARO che era l’unico a procedere stando a cavallo, sorvegliava tutti ed aveva la responsabilità del gregge, decideva tragitto e soste notturne (riposi).
Poi vi erano i PASTORI (da 7 a 10 per ogni 1000 pecore), poi vi erano i PASTORICCHI dei bambini dagli 8 ai 12 anni.
Ve ne erano 2 o 3 per ogni pastore, ed avevano il compito di badare ai cani. Grossi cani abruzzesi con collari chiodati (non maremmani) non sempre del tutto bianchi.
Poi vi erano i BUTTERI addetti al trasporto delle masserizie ed alla fabbricazione dei recinti temporanei di sosta.
Infine vi erano i CASARI che mungevano le pecore e producevano il formaggio.
Si stima che nel momento di massimo splendore intorno al 1650 in Puglia giungevano ogni anno dai 2,5 ai 3 milioni di pecore, con circa 30.000 persone addette a loro. Ma oltre a tutte queste persone vi erano degli altri individui che giungevano in Puglia insieme ai pastori transumanti e dei quali non si parla quasi mai.
Erano i cosiddetti CAVALLARI o SURVEGLIAND addetti alla difesa di pastori e pecore da lupi e ladri, ma di loro vi parlerò una prossima volta.