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Sciucuà, la replica degli Assessori Addario e Varesano

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A seguito della pubblicazione sulla nostra testata di una missiva di un lettore alla nostra redazione “Scecuènne scecuènne” Sciucuà” è costato ai coratini oltre 100.000 euro” Felice Addario (Assessore alla Città Solidale) e Antonella Varesano (Assessore alla Qualità Urbana) hanno così replicato:

Gentile redazione de ilQuartoPotere, siamo qui a fare alcune precisazioni relative alla lettera pubblicata sulla vostra testata in relazione ai costi del progetto Sciucuà.
In primis occorre sottolineare che il progetto Sciucuà è stato realizzato in gran parte con risorse del Ministero delle Politiche per la Famiglia erogate al Comune nel mese di agosto 2021 e dunque non è corretto dire, come riporta l’articolo, che “ha avuto un costo per le casse comunali di oltre 100.000 euro” né tanto meno che le risorse provengono “in parte dalla Regione”.
Per la precisione, i costi a carico del bilancio comunale sono stati 17.500 € e sono prevalentemente tre: l’incarico all’architetto esperto di processi di rigenerazione urbana che ha facilitato i processi; le spese per la comunicazione del progetto; le spese per la riasfaltatura delle aree giochi e sport in Via Nicola Salvi. Le spese fatte grazie ai fondi Ministeriali ammontano invece a circa 85.000 € e sono, in ordine di importo, le seguenti: acquisto ed installazione di giochi per bambini e attrezzature sportive; realizzazione di murales e pitturazioni pavimentali; realizzazioni di panche in legno; realizzazione ed installazione di luminarie d’artista.
In seconda battuta, le risorse ministeriali erogate al Comune erano vincolate per interventi orientati all’animazione e al benessere di minori e famiglie e non potevano essere spese per finalità di altro genere, pena la restituzione. Anche la mancata spesa degli importi avrebbe decretato la restituzione dei fondi al Ministero. Ne consegue che le spese sostenute non potevano né essere spese per altre finalità, né essere ridimensionate di importo.
Diverso è invece domandarsi se l’importo speso sia eccessivo o meno rispetto agli specifici interventi decisi e su questo i nostri due Assessorati si assumono la piena responsabilità del processo attivato. Pensiamo che il progetto Sciucuà sia stato un primo interessante esperimento partecipato di rigenerazione sociale ed urbana promosso da questa Amministrazione comunale che avrà effetti sia nel breve periodo (grazie all’immediata rifunzionalizzazione di spazi degradati) che nel medio-lungo periodo (grazie al miglioramento della qualità della vita per le persone che frequenteranno quelli spazi).
Ci teniamo inoltre ad evidenziare che questo progetto pilota rispecchia appieno la nostra visione ed approccio metodologico che vede nella partecipazione la leva più importante per aggregare, intorno ad obiettivi condivisi con la cittadinanza attiva, risorse umane, organizzative ed economiche utili a potenziare l’impatto sociale degli interventi. Durante le tre fasi del progetto sono infatti nate dinamiche generative molto interessanti che hanno attratto tanti cittadini, associazioni ed altri soggetti privati che hanno donato tempo, idee, competenze, passione ma anche specifiche risorse economico-finanziarie finalizzate ad implementare ulteriori interventi nei tre luoghi.
Infine, la nostra intenzione è che presto gli interventi possano estendersi in altre aree della Città. Che provengano dal Ministero, dalla Regione o dal Comune, faremo di tutto per trovare risorse utili a migliorare la qualità della vita delle periferie della Città che da troppo tempo invocano una maggiore attenzione da parte delle Istituzioni”. 

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