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Questione “Restare”, replica l’assessore Luisa Addario

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“Ritengo opportuno chiarire la posizione del Comune di Corato in riferimento al progetto “Restare” e alla determina dirigenziale n. 532/2023, recentemente oggetto di un articolo pubblicato da una testata giornalistica locale, a firma di un tesserato e componente del direttivo del partito di opposizione “Direzione Corato” – è quanto si legge in una nota stampa dell’Assessore alla “Città Internazionale e cultura giovanile”, Luisa Addario. L’articolo citato, seppur non specificato così come la testata giornalistica locale, è chiaramente quello pubblicato dalla nostra testata il 20 giugno a firma di Carmine Patruno  (https://ilquartopotere.it/la-voce-dei-lettori/restaremale-aziende-partner-accusate-di-contravvnire-agli-impegni-assunti/), in cui l’autore, dopo una disamina sul percorso del progetto “Restare” e i suoi sviluppi, a seguito di una determina dirigenziale poneva dei semplici quesiti.

In prima battuta, l’Addario, aveva così replicato dal suo profilo Facebook :

“I giornali e i giornalisti, professionisti o meno, dovrebbero avere a cuore la verità storica e oggettiva, anche se si tratta di quella piccola e circoscritta di un paese.

Invece, si cerca continuamente, pervicacemente, ciecamente, l’equivoco, la provocazione, la denigrazione.

Quando poi interviene la replica dei diretti destinatari si eccepisce la libertà di critica, di parola, di stampa.

Libertà di cosa?
Di dire cose inesatte?
Di buttarla in casciara?

No, grazie”.

In merito ai quesiti posti nell’articolo quindi non veniva data alcuna risposta.

A distanza di qualche giorno invece, apprendiamo con piacere che l’assessore ha deciso di affidare i suoi chiarimenti ai mezzi di informazione che di seguito riportiamo fedelmente:

“”Ritengo opportuno chiarire la posizione del Comune di Corato in riferimento al progetto “Restare” e alla determina dirigenziale n. 532/2023, recentemente oggetto di un articolo pubblicato da una testata giornalistica locale, a firma di un tesserato e componente del direttivo del partito di opposizione “Direzione Corato” e, successivamente, di una nota da parte di Maiora s.r.l.” Dato per acquisito che le determine dirigenziali sono atti amministrativi di competenza degli Uffici e non della Politica piena è stata la partecipazione della Politica, mio tramite, in costante sintonia con gli Uffici comunali, alla conduzione del progetto per il quale il Comune di Corato, insieme ai suoi partners, ha dovuto affrontare, superandoli, numerosi ostacoli, nell’esclusivo interesse dei giovani a cui il progetto stesso è rivolto.
Tra i partners del Comune di Corato c’è l’Associazione Imprenditori coratini (Aic), responsabile della sottoscrizione degli accordi con le aziende che hanno dato disponibilità ad accogliere i giovani tirocinanti/borsisti/collaboratori nonché del rapporto con le aziende medesime.
Tra le aziende aderenti c’è Maiora s.r.l., azienda protagonista della evoluzione della GDO nel centro e Sud Italia che ha sede, e dà lustro, a Corato.
D’intesa col Sindaco ho ritenuto di dover cercare un dialogo diretto, senza intermediazioni, con i vertici di Maiora s.r.l., nella convinzione che attraverso un dialogo schietto e intellettualmente onesto si possano recuperare alcune distanze valorizzando i punti di forza di un terreno comune.
Da parte sua Maiora s.r.l. ha prontamente riscontrato e generosamente rilanciato sulla opportunità di un chiarimento.
Il Comune di Corato e Maiora s.r.l. si sono così riconosciuti nell’obiettivo condiviso di contribuire, ognuno nel proprio ambito, al benessere della collettività coratina.
In riferimento al progetto “Restare” Maiora s.r.l. ha dato occasione a 6 nostri giovani concittadini di immettersi nel tessuto formativo/lavorativo con la prospettiva di un contratto di lavoro.Non posso dunque che ringraziarla di aver aderito al progetto, come ringrazio tutte le altre aziende che hanno creduto nel valore della condivisione.
Al di là delle fisiologiche rimodulazioni, in termini di rinunce pervenute dai giovani che hanno superato la selezione, di revoca della propria adesione da parte di alcune aziende e di riduzione quantitativa dei posti offerti da parte di alcune altre,nonché al netto della altrettanto fisiologica dilatazione dei tempi di esecuzione del progetto, si è riusciti sostanzialmente a ricollocare i vincitori della selezione non rinunciatari che, diversamente, sarebbero stati ingiustamente privati di una opportunità: ringrazio di questo Asipu s.r.l., Sanb spa e F.T. & Co di Fedele Tarantini nonché il personale degli Uffici comunali che ha dovuto di volta in volta riallineare l’iter amministrativo agli scenari che andavano a modificarsi.
Complessivamente dunque sono 22 i giovani coratini che hanno intrapreso l’esperienza di formazione/lavoro attraverso il progetto “Restare”, dopo aver superato le selezioni a cui ha partecipato anche una rappresentanza delle aziende aderenti al progetto.
Insieme ai partners stiamo raccogliendo le loro esperienze per condividerle presto con la cittadinanza affinchè “Restare” sia l’inizio di un percorso, più complesso e articolato, che guardi a obiettivi più ambiziosi.
Non possiamo dimenticare che il progetto “Restare”, per il quale il Comune di Corato ha ottenuto un finanziamento da parte di ANCI, è il primo progetto mai realizzato dal nostro Comune sul tema dell’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro per contribuire alla ricerca di soluzioni concrete rispetto al rischio della emigrazione dei nostri giovani concittadini”.
“Andiamo dunque avanti, consapevoli che la strada presenterà nuove salite (solo chi non fa non sbaglia mai), tutte affrontabili con la serenità che appartiene a chi lavora mettendoci tutto se stesso” – conclude l’assessore

 

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