Home Replica “Cosa c’è di peggio di una bomba d’acqua? Trent’anni in cui non...

“Cosa c’è di peggio di una bomba d’acqua? Trent’anni in cui non si è mai affrontato il problema”: la replica della CAP a Direzione Corato

0

Non si fa attendere la replica delle forze politiche della CAP alla nota di Direzione Corato sulle parole del Sindaco De Benedittis in merito ai disagi provocati dalla bomba d’acqua abbattutasi su Corato martedì scorso, che scrivono:

Ancora una volta una forza politica locale perde l’occasione per un dignitoso silenzio e anziché prendersi le proprie responsabilità punta il dito contro un presunto “scaricabarile”.
Gli allagamenti dovuti ai forti acquazzoni di questi giorni, lo sottolineiamo, sono dovuti al fatto che le reti preposte allo smaltimento delle acque meteoriche sono del tutto insufficienti, anzi la maggior parte della città è addirittura priva di fogna bianca. Si sono sempre verificati allagamenti nei punti critici della città figuriamoci in presenza di “bombe d’acqua”.
Tutto il territorio di Corato è carente di infrastrutture dedicate.
Un esempio? Il Cimitero Comunale, nel 2023, non è dotato né di fogna nera né di fogna bianca e questo, oggi, è segnobdella mancanza di una qualunque visione e programmazione degli scorsi decenni.
Stiamo sopperendo alla dotazione di rete fognaria e acqua potabile su porzioni di territorio che ne erano prive tenuto conto che il perimetro del territorio urbano in cui può operare l’Autorità Idrica Pugliese risale a vent’anni fa e che in tanto tempo non è stato mai aggiornato, nonostante l’espansione della città.
Non solo, la situazione generale è davvero paradossale: edifici scolastici privi di documentazione necessaria (molti non accatastati!) e immobili come il Parco Comunale che risultano essere di proprietà della ASL e non del Comune.
E che dire dello sviluppo urbanistico realizzato in zone soggette a vincolo idrogeologico?!
Millantano esperienza, ma come mai si sono ignorati questi problemi?
Due anni di Amministrazione De Benedittis stanno sbloccando problemi decennali e questo evidentemente fa innervosire qualcuno.
Questa forza politica locale continua a richiamarci sul PNRR senza conoscere meccanismi e logica!
I bandi a cui i comuni potevano accedere prevedevano che ci fossero progetti già pronti e che gli immobili di proprietà comunale avessero la documentazione in ordine, ma Corato non aveva nulla di tutto ciò.
Il paragone con la vicina Ruvo quindi non può essere attendibile se si pensa che l’Amministrazione Comunale Ruvese di centrosinistra è al secondo mandato e di sicuro in questi anni un parco progetti è stato messo in campo.
Nonostante ciò, i milioni ottenuti con il PNRR sono ben 24. Un risultato ancor più straordinario se si pensa che è stato conseguito nonostante tutte queste criticità di sistema e facendo una corsa contro il tempo che ha portato in soli due anni e mezzo la neo Amministrazione De Benedittis ad assumere ben 35 nuovi dipendenti comunali, con regolari concorsi pubblici.
Concludiamo, inoltre, dicendo che il bando PNRR per “la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico” di cui questa forza politica locale parla, vedeva come soggetti attuatori le Regioni e non i Comuni! W la competenza!
Tuttavia, stiamo portando avanti tutte le progettazioni utili alla risoluzione del problema idrogeologico attingendo alle giuste fonti di finanziamento”.

Articolo precedenteAtti vandalici in via Puccini, bidoni della spazzatura dati alle fiamme: a spegnere l’incendio intervengono i residenti
Articolo successivoKorcomics: ecco il programma dell’evento per gli appassionati dei fumetti, della cultura pop e del mondo nerd

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.