Soluzioni urbanistiche alternative alla localizzazione attuale, più sicure ma meno centrali, e che tengano conto anche dei prossimi lavori di interramento, nel tratto urbano, della Bari Nord. La riapertura in sicurezza del Mercato del Lunedì – su aree la cui localizzazione e gestione è di esclusiva competenza dei Sindaci – deve avvenire necessariamente puntando su soluzioni diverse dal passato. Analogamente ai protocolli di sicurezza adottati per la riapertura di chiese, cimiteri, esercizi commerciali, anche per le aree mercatali ogni riapertura deve rispettare i protocolli e dunque deve essere, necessariamente, diversa dal passato.
Andria, infatti, ha un’area mercatale concentrata in un’unica zona fortemente urbanizzata, impegna aree già inadeguate ante Covid che stanno dimostrando tutti i loro limiti in questa fase nella quale nessun intervento regionale o dell’Associazione dei Comuni (Anci), come qualcuno invoca, potrà cambiare lo stato di fatto. Per la riapertura del mercato del lunedì di Andria servono soluzioni nuove, diverse dal passato, puntando ad aree meno urbanizzate nelle quali sarà più facile riaprire in sicurezza. Per questo è urgente trovare altre aree e lo è ancora di più perchè Ferrotramviaria ha comunicato, ieri, che i lavori per la realizzazione del tratto urbano di interramento del tracciato ferroviario provocheranno, a partire da agosto, effetti anche sui siti del Mercato Ortofrutticolo e del Mercato del Lunedì. Rispetto a questa novità dell’ultima ora, è ancora più necessario che gli operatori mercatali – che finora hanno sempre risposto no ad ipotesi come turni quindicinali, turno frazionato mattina e poi pomeriggio, distribuzione del mercato anche sulle due aree contigue di Largo Appiani e Largo Cerruti – comprendano che, senza comportamenti ragionevoli e seri, il mercato non riaprirà.
Le forti resistenze registrate sinora non aiutano soprattutto alla luce delle ulteriori esigenze sopravvenute di Ferrotramviaria. Per questo occorrerà, al pari di quanto già fatto da questa Gestione Straordinaria e dagli altri sindaci, esaminare con gli operatori mercatali ed i loro rappresentanti non solo le conseguenze della fase 2 sulla riapertura, ma anche le implicazioni che avranno i lavori dell’interramento su tutta la problematica mercatale. Senza soluzioni innovative, diverse dal passato, e sulle quali gli operatori dovranno rimettersi in discussione, sarà difficile riaprire il Mercato con tutte le responsabilità del caso per una categoria che, purtroppo, vede fermi la gran parte dei mercati settimanali in Puglia con migliaia di operatori che non hanno ancora ripreso a lavorare dopo il lungo blocco durato oltre due mesi. Questo vuol dire che quasi ovunque le aree mercatali storiche sono inadeguate rispetto ai protocolli di sicurezza imposti dal post Covid e che, nella ricerca di soluzioni nuove, serve molta ragionevolezza e capacità di mettersi in discussione. Doti che ad Andria sono ancora più necessarie alla luce di quel che accadrà con la bretella di quasi 3 kilometri che attraverserà la città per l’opera ferroviaria di interramento, con interferenze importanti sulle attuali aree mercatali (Lunedì e Mercato di via Barletta).
La Gestione commissariale, pertanto, sta organizzando un nuovo tavolo tecnico con le rappresentanze sindacali per condividere una ripartenza delle attività che tenga conto, non solo dei protocolli di sicurezza, ma dell’impatto dei lavori, a partire da agosto, per la realizzazione della citata infrastruttura. Al tavolo in questione la Gestione Straordinaria presenterà una nuova proposta che tenga anche conto della nuova problematica, evidenziando allo stato la mancanza di valide alternative.