Uno spettacolo indecoroso destinato a protrarsi ciclicamente nel tempo. Quello dei rifiuti abbandonati all’esterno dell’Isola Ecologica di Andria, in seguito alla nuova chiusura di pochi giorni fa, susseguente a quella già avvenuta nel dicembre scorso, resta un annoso rebus cittadino da risolvere.
Se da una parte vige il silenzio assoluto circa la riapertura, sia da parte dell’Amministrazione comunale che della Sangalli, dall’altra resta inqualificabile l’atteggiamento di alcuni cittadini privi di ogni senso civico, i quali riversano incuranti sui cigli delle strada i propri rifiuti domestici ma non solo.
Posto che in ciascun cittadino dovrebbe albergare la regola del rispetto per l’ambiente in primis e per i residenti della zona, costretti loro malgrado a subire lo scempio, è inevitabile porsi delle domande: chi è il responsabile di cotanta incuria? Fino a quando gli andriesi più coscienziosi dovranno sorbirsi queste oscenità ambientali? E ancora, esiste la parola fine a tale villania? Ai posteri, o a chi di competenza, l’ardua sentenza…