Tanto tuonò che alla fine piovve. Potrebbe essere questo l’epilogo (?) infelice dell’odissea “Ragno d’Oro 1954 – Il chioschetto” di Andria, a cui nella giornata di ieri è stata disposta l’ordinanza commissariale di rimozione dell’occupazione abusiva del suolo pubblico antistante e retrostante l’esercizio commerciale, e la temporanea chiusura dell’impresa.
Inaugurato solo poche settimane fa, Ragno d’Oro era tornato a rappresentare per molti un luogo di ristoro e ritrovo piacevole, un nuovo spazio, in una veste inedita che aveva trovato grande soddisfazione tra i suoi più affezionati avventori.
Molte le perplessità e le riflessioni dei numerosi frequentatori del locale. A tal proposito, è intervenuto anche Luigi De Mucci (Forza Italia BAT), il quale scrive in una nota: “La gestione commissariale del Comune di Andria e il dirigente del SUAP arch. Pasquale Casieri, silenti, dopo alcuni mesi, nel dare risposte alla richiesta di occupazione suolo pubblico, attraverso gli agenti della Polizia Municipale hanno provveduto a notificare la chiusura di un’attività attraverso un ordinanza commissariale. Per di più, nei giorni scorsi i proprietari sono stati rassicurati nelle interlocuzioni avvenute con l’ente comunale ed il legale dei proprietari circa la risoluzione positiva di tale vicenda“.
“Di contro, hanno dovuto ricevere tale amara e sconcertante sorpresa. Qualcuno avrà la responsabilità di mandare in fumo, in un periodo storico estremamente complesso, i sacrifici di giovani imprenditori, posti di lavoro e la speranza per la rinascita della città di Andria – ha concluso De Mucci -. Non meravigliamoci se i nostri giovani decidono di andare fuori dalla nostra città, perché abbandonati ed ostacolati nel realizzare i propri sogni e progetti“.
Foto Credits: Pagina Ufficiale Facebook “Ragno D’Oro 1954”