In vista delle prossime primarie nel centrosinistra fissate per il 12 gennaio venturo, il circolo PD locale è in fermento e per fornire una corretta informazione riguardo i candidati alle primarie ha organizzato: ”Verso le Primarie”.
La Puglia sfidante “, una tre giorni aperta a tutti coloro( militanti, simpatizzanti e semplici cittadini) che hanno passione politica e voglia di informarsi e conoscere direttamente i protagonisti della sfida politica regionale.
Le motivazioni che hanno spinto il locale circolo a promuovere questa iniziativa sono stati sostanzialmente tre:
1) avvicinare la politica al cittadino
2) la necessità di sconfiggere il sovranismo, vero avversario attuale
3) adoperare chiarezza per non soccombere alle fake news e punto di partenza per incontri tematici in vista anche delle amministrative.
Il terzo e ultimo appuntamento è stato moderato da Felice Addario, militante del circolo locale e si è tenuto sabato 21 dicembre. L’ incontro ha visto come protagonista il sociologo Leonardo Palmisano, candidato alle primarie di coalizione e sfidante del governatore uscente Emiliano accanto agli altri due candidati Gentile e Amati. Palmisano, sociologo, docente universitario, fondatore di una cooperativa e ultimo segretario di sel, intervistato circa il motivo che lo ha spinto a mettersi in gioco ha dichiarato che la sua candidatura mira a riempire un area monca della coalizione, andando a coprire anche l’area verde della sinistra. In passato, il professor Palmisano ha già partecipato alla stesura di programmi e dispositivi per il governo della regione ed è quindi agevolato nel focalizzare le problematiche più immediate che affliggono l’organizzazione regionale.
Ha dissertato circa tre punti fondamentali che affliggono la Puglia e ne ha dato una sua risoluzione programmatica.
Palmisano ha elencato le tre emergenze maggiori:
1) sostenibilità ambientale
2) disoccupazione
3) rarefazione demografica.
Sulla tematica ambientale e lavorativa ha citato Taranto come esempio, dove vi si è riproposto il conflitto tra capitale e lavoro.
Leonardo Palmisano asserisce che proprio per disinnescare questo conflitto, dobbiamo guardare all’ambiente come obiettivo che deve essere adoperato per creare posti di lavoro e innalzamento della qualità della vita, poiché i giovani migrano non solo per la mancanza di occupazione ma anche per la scarsa qualità di vita e di offerte culturali che vengono propinate dagli enti sociali.
La mobilità è stato un altro tema su cui il sociologo si è soffermato ad esaminare la situazione delle infrastrutture regionali. Il treno viene visto da Palmisano come investimento in termini non solo di trasporto pubblico ma anche come tutela ambientale, andando ad abbattere l’uso dei mezzi privati che creano inquinamento ,adoperando cosi un ricentramento tra infrastrutture e ricerca, favorendo in tale maniera anche il settore della ricerca.
Continuando a citare l’esempio di Taranto, Palmisano analizza il vantaggio competitivo dell’area jonica, inserita nello scenario mediterraneo, motivo che farebbe diventare il polo tarantino un fulcro economico regionale in quanto dotata di un importante porto ,rete ferroviaria da implementare e due aeroporti, vantaggio che favorirebbe anche il turismo regionale e gli scambi culturali per i giovani studenti.
Per quanto riguarda il comparto agricoltura, Palmisano si è espresso favorevole rispetto al ritorno delle colture tradizionali per favorire la tutela della biodiversità.
In tutta la lunga carrellata di tematiche analizzate , non è mancato il giudizio negativo e preoccupato del sociologo circa l’autonomia regionale differenziata, disegno di legge sul federalismo differenziato che la lega e le regioni del nord, stanno perseguendo a discapito delle regioni del sud che si vedrebbero ulteriormente penalizzate in termini di servizi e di economia.
Palmisano ha espresso un’accorata preoccupazione sull’avanzata della lega nord, partito portatore di idee nefaste e xenofobe.
Ha invitato pertanto il popolo del centro sinistra all’ unità per arginare il preoccupante dilagare di fenomeni di violenza e di intolleranza che si stanno manifestando a seguito dell’espansione in larghe fasce di popolazione delle idee salviniane.