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Verso le elezioni: riflessioni sulla campagna elettorale

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Di Carmine Patruno

La campagna elettorale è ancora in embrione e si vede, da parte del Centrosinistra, un proliferare di argomentazioni contro il Centrodestra; dai leaders nazionali fino a comuni cittadini, tutti che si affannano a spiegare perché NON si deve votare per Meloni-Salvini & c., evocando a più riprese lo spettro del fascismo, del razzismo ed altri veleni assortiti.
Lo stesso Letta ha esplicitamente dichiarato che l’alleanza messa in piedi serve solo ad evitare una vittoria del Centrodestra.
Nulla o quasi sui programmi del Centrosinistra; d’altra parte, qualunque idea di ognuna delle formazioni alleate trova contrarietà in almeno un’altro dei partecipanti.
Vorrei sommessamente far notare che esiste una cosuccia chiamata COSTITUZIONE, ed il sistema istituzionale italiano è pressoché perfetto, con i giusti contrappesi.
È il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, che nomina il Presidente del Consiglio e, SU PROPOSTA DI QUESTO, i ministri. I vari Salvini-Meloni & c. possono aspirare a quello che gli pare; certamente il Presidente della Repubblica tiene conto del risultato elettorale, ma la Costituzione non prevede che debba nominare il leader della formazione che ha avuto più voti, e nonostante la proposta del Presidente del Consiglio, può rifiutarsi di accettare nomi di ministri a lui sgraditi ( è già successo)
Quanto agli atti del Governo, devono essere approvati dal Parlamento, e con l’assenza di vincolo di mandato, non è automatico che i provvedimenti del Governo vengano approvati sempre e tutti ( anche questo succede spesso).
Il Presidente della Repubblica, inoltre, può non firmare e rimandare al mittente provvedimenti a suo avviso viziati da incostituzionalità.
Esiste poi la Corte Costituzionale cui ci si può rivolgere, esiste la Giustizia Amministrativa, quella Civile, quella Penale.
Credo quindi che ci siano tutte le garanzie possibili ed immaginabili, e il pericolo evocato di derive autoritarie, a mio avviso, è una foglia di fico atta a nascondere un coacervo di idee politiche contrastanti tra loro.
Si continui pure col tiro ai “brutti, sporchi, cattivi, fascisti razzisti eccetera”, ma, prima o poi, provino a dire agli elettori perché votare per loro e non solo perché non votare per gli altri, se no il massimo che possono ottenere è indurre la gente a non votare.

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