Home Politica Velostazione, il PD: “Facciamola partire”

Velostazione, il PD: “Facciamola partire”

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Domenica scorsa, sono stati premiati alla presenza del  Sindaco della Città Metropolitana di Bari, Antonio De Caro, i progettisti della Velostazione di viale Diaz, fa saper con una nota il Partito Democratico e allora: “Questa velostazione incompresa, caduta dal cielo e… pluripremiata, facciamola partireè l’incitazione del partito che spiega:
Il 29 ottobre 2023 la Velostazione di Corato è stata insignita del premio speciale “Willis Tower Watson” nella competizione In architettura Puglia 2023 per le sue caratteristiche di sostenibilità, innovazione dell’uso di materiali riciclabili eco compatibili, che ben si inseriscono nel contesto di riferimento, creatività progettuale in coerenza con le richieste di eco-mobilità (nessun albero della piazza è stato abbattuto, ma si intreccia e armonizza nella struttura dell’edificio).…Chi lo avrebbe mai detto!
Dobbiamo ammetterlo: l’arrivo della velostazione di Viale Diaz in città ha lasciato la maggioranza dei coratini indifferenti, se non ostili. Allora facciamo un po’ di chiarezza.
La velostazione è una zona deputata al parcheggio delle biciclette ed è localizzata vicino la stazione Bari Nord in modo da poter offrire possibilità di scambi intermodali per chi utilizza mezzi diversi dall’automobile: si potrà arrivare da casa alla stazione in bici, lasciarla in Velostazione e proseguire con il treno. Lasciare l’auto per andare a piedi o su due ruote è molto lontano dalle nostre quotidiane abitudini, ma nel contempo  deve maturare la consapevolezza che dobbiamo modificare le nostre abitudini e stili di vita troppo legati all’uso smodato delle autovetture, per concorrere ad una città più salubre ed ecologicamente sostenibile.
La velostazione  è stata costruita tramite contributo finanziario a valere su P.O.R. Puglia 2014-2020 Asse IV “Energia sostenibile e qualità della vita” azione 4.4 – Interventi per l’aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane e suburbane – In definitiva questo contributo regionale che attingeva dalla Comunità Europea, poteva essere speso esclusivamente per interventi sulla mobilità e non per altro ( rIfacimento strade, riduzione tasse sui rifiuti, o affini….)
 La chiamata che la Regione ha fatto, che l’Italia sostiene e che la Comunità Europea ci suggerisce ha come richiesta quella di rafforzare la coscienza ecologica, la mobilità sostenibile e di conseguenza migliorare il tenore di vita diminuendo gli inconvenienti del traffico e dell’inquinamento.
 E Il Comune di Corato, allora guidato dal Sindaco Mazzilli, ha risposto a questa chiamata!
I cittadini, tuttavia, non sono stati accompagnati alla comprensione di questa opera che sembra quasi percepita come una provocazione fastidiosa.. Altresì non possiamo tacere che i cambiamenti climatici incombono sulla vita di ciascuno, e l’atteggiamento miope di chi  non vuole  provare ad innescare un cambiamento delle proprie  abitudini, non danneggerebbe  solo i singoli, ma finirebbe per non regalare futuro alle generazioni a  venire.
Eppure la “casa della bicicletta” rappresenta un’opportunità per i tanti studenti e pendolari che affollano i treni della Bari nord, che potrebbero evitare di riempire di auto via Paolucci –la via della stazione-. Potrebbe essere un volano per il cicloturista che visita le Murge e che potrebbe trovarvi all’interno un info-point, potrebbe ospitare una ciclofficina o essere sede che promuove le iniziative dei tanti mountain biker locali, potrebbe ancora essere il luogo dove noleggiare bici elettriche e monopattini. Infine potrebbe essere strumento e mezzo di partecipazione pubblica, se tutti noi ci incontrassimo per deciderne il destino! 
Il Partito Democratico promuoverà a breve un incontro pubblico che veda unire le forze della collettività e delle associazioni, dell’amministrazione comunale con gli assessorati più interessati all’intervento e, perché no, di soggetti privati e commerciali, al fine di vincere l’ultimo gradino che manca a far partire l’esperienza.
Una cosa è certa, a noi DEM il suo uso e affidamento ci indurrebbe a sentirci in una città virtuosa, non attorcigliata su se stessa ma che guarda lontano, al futuro della svolta ecologica che dobbiamo inesorabilmente intraprendere sulle nostre gambe, su di un mezzo pubblico o in sella ad una bici, ci farebbe sentire più città”!

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