Comunicato stampa di Italexit per l’Italia Corato
“Concittadini
Circa diciannove mesi fa, un gentiluomo, che taluni hanno proclamato: “l’unto del Signore”, per la sua vicinanza al clero cittadino, si presentò alla platea elettorale coratina, promettendo una rivoluzione Gentile “non Giovanni il filosofo”; ma gentile nel senso culturale del termine. Questa promessa utopica, abbindolò gli stolti coratini che, gli diedero fiducia, facendolo diventare sindaco della città.
Bene, a distanza di cosi tanto tempo, questa rivoluzione gentile, non s’è vista; anzi, si sta assistendo alla progressiva robotizzazione del tessuto cittadino, nonché al repentino degrado.
La città post-pandemica e dell’era corradiana, è diventata una pista di Monza, automobilisti indisciplinati che sbucano da ogni strada e stradina, incuranti di pedoni e soggetti disabili; tutto questo, perché manca un vero e proprio piano generale del traffico, con relativo abbattimento delle barriere architettoniche, specie quelle per disabili videolesi.
Se poi, entriamo nel cimitero comunale, Ladies and Gentlemen, assisterete all’incuria e abbandono totale, strade sfasciate e lampade votive pagate regolarmente dai cittadini, completamente spente; per non parlare poi dell’emergenza criminalità organizzata, prepotentemente sviluppatasi in quest’ultimo periodo.
Questa, è la rivoluzione gentile propinataci dall’unto del Signore Corrado: “una rivoluzione robotica all’ombra di san Cataldo”.
Meditate, meditate e rendetevi redenti dall’unto del Signore Corrado il Messia”.
“Concittadini
Circa diciannove mesi fa, un gentiluomo, che taluni hanno proclamato: “l’unto del Signore”, per la sua vicinanza al clero cittadino, si presentò alla platea elettorale coratina, promettendo una rivoluzione Gentile “non Giovanni il filosofo”; ma gentile nel senso culturale del termine. Questa promessa utopica, abbindolò gli stolti coratini che, gli diedero fiducia, facendolo diventare sindaco della città.
Bene, a distanza di cosi tanto tempo, questa rivoluzione gentile, non s’è vista; anzi, si sta assistendo alla progressiva robotizzazione del tessuto cittadino, nonché al repentino degrado.
La città post-pandemica e dell’era corradiana, è diventata una pista di Monza, automobilisti indisciplinati che sbucano da ogni strada e stradina, incuranti di pedoni e soggetti disabili; tutto questo, perché manca un vero e proprio piano generale del traffico, con relativo abbattimento delle barriere architettoniche, specie quelle per disabili videolesi.
Se poi, entriamo nel cimitero comunale, Ladies and Gentlemen, assisterete all’incuria e abbandono totale, strade sfasciate e lampade votive pagate regolarmente dai cittadini, completamente spente; per non parlare poi dell’emergenza criminalità organizzata, prepotentemente sviluppatasi in quest’ultimo periodo.
Questa, è la rivoluzione gentile propinataci dall’unto del Signore Corrado: “una rivoluzione robotica all’ombra di san Cataldo”.
Meditate, meditate e rendetevi redenti dall’unto del Signore Corrado il Messia”.