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Strippoli sull’Asipu: «Il sindaco dia risposte. La trasparenza non sia solo uno slogan»

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Il coordinatore dei Popolari con Emiliano incalza l’amministrazione sul destino dell’azienda

Comunicato Stampa
«Il sindaco e l’amministrazione comunale hanno il dovere di rispondere sul destino dell’Asipu e sul perché si stia continuando a tacere sugli innumerevoli problemi in cui l’azienda del Comune è stata trascinata». Non usa mezzi termini il coordinatore cittadino di Popolari con Emiliano Cataldo Strippoli, da tempo impegnato in una battaglia finalizzata a portare alla pubblica attenzione gli sprechi e le anomalie da lui registrate nella gestione dell’azienda pubblica.
«Ci apprestiamo a un nuovo anno senza che nemmeno la relazione dell’amministratore unico dell’Asipu abbia in qualche modo stimolato l’amministrazione a prendere dei seri provvedimenti sul destino dell’azienda e a fornire ai cittadini, che sono i reali proprietari della municipalizzate, risposte concrete» continua Strippoli.
Nella sua qualità di ragioniere, Cataldo Strippoli da ormai cinque anni studia le carte dell’Asipu, sollevando con costanza perplessità in merito alla sua gestione. Perplessità condivise attraverso documenti formali inoltrate alle amministrazioni alle quali mai è seguita risposta. Strippoli in più occasioni aveva anche espresso la sua volontà di presiedere o anche entrare a far parte degli organi amministrativi dell’azienda, manifestando l’intenzione di devolvere il proprio compenso alla Caritas cittadina.
«La gestione dell’Asipu era ed è ancora opaca. Il fatto stesso che le candidature del sottoscritto a far parte dell’organo amministrativo dell’azienda, pur rinunciando ai compensi, siano state sempre ignorate, è la riprova del fatto che si è preferito non fare in modo che le risposte potessi fornirmele da solo» continua Strippoli.
«O dovremmo pensare che sindaco, giunta e consiglio comunale non siano in grado di fornire queste risposte?» ipotizza Strippoli. «Il sindaco in campagna elettorale ha parlato di trasparenza, competenza, partecipazione. Bene, faccia in modo che non siano soltanto degli slogan» incalza il ragioniere.
«Sinora abbiamo assistito ad una imbarazzante gestione della città da parte di una giunta tutt’altro che competente, con assessori che, a distanza di oltre un anno dal loro insediamento, sembrano degli apprendisti anziché delle guide per i loro settori di competenza» attacca il coordinatore dei Popolari con Emiliano.
«L’utilizzo di criteri che nulla hanno a che fare con il merito, ma che privilegiano eque spartizioni di poltrone tra i partiti a sostegno del sindaco e della sua cerchia sta provocando un grosso danno al bene pubblico» incalza. E continua: «E se i nomi, anticipati dalla stampa, del futuro consiglio di amministrazione della SIxT fossero confermati si sarebbe di fronte ad una plateale negazione di quanto predicato dal sindaco dai palchi. Nulla da eccepire sulla rispettabilità di chi è stato indicato, tuttavia il principio della competenza, tanto sbandierato in campagna elettorale, sarebbe inequivocabilmente barattato in uno stucchevole gioco della poltrona» ribadisce il ragioniere.
«Auspichiamo per il prossimo anno un deciso cambio di rotta, con la scelta di persone veramente di alto profilo capaci di riportare sulla giusta rotta una città ormai allo sbando. E soprattutto ricordiamo al primo cittadino e ai suoi sodali che le responsabilità non guardano alle poltrone: occorre rispettare etica e forma per non incorrere in guai giudiziari che potrebbero paralizzare l’intera città» conclude.

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