Direzione Corato dopo la lunga analisi sul primo anno di Amministrazione De Benedittis, ritorna sulla questione sicurezza con la nota stampa che segue.
E’ TUTTO SOTTO CONTROLLO
Il comunicato del Sindaco in merito alla sicurezza lascia interdetti; una banale cronaca di sterili attività svolte e la “scoperta” che serve più personale.
Invoca una manifestazione di piazza, implicita ammissione di incapacità ad incidere sul fenomeno.
Non c’è la benché minima ammissione di aver sottostimato il problema, anzi dichiara che ”fin dal giorno del suo insediamento ha fatto sentire agli Enti preposti l’ansia ed il disagio della città.”
Era FEBBRAIO quando pubblicammo un primo post nel quale esprimevamo la necessità di un aumento del personale delle Forze dell’Ordine e di un piano di controllo straordinario del territorio, con presidio di strade e piazze, scenario di episodi violenti.
Nella Commissione del 1° MARZO chiedemmo l’immediata attuazione di un programma straordinario di sicurezza urbana integrata, interessando anche gli istituti privati, finanziabile con risorse disponibili nel bilancio comunale; proponemmo anche l’istituzione di un numero unico comunale, attivo h.24, al quale rivolgersi per segnalare situazioni di pericolo o emergenze. Ed anche nel programma dell’amministrazione De Benedittis, fatto votare in Consiglio Comunale, si dichiarava esplicitamente, a pagina 11, la necessità di un “presidio del territorio con coinvolgimento degli istituti privati”.
Siamo tornati sull’argomento a inizio GIUGNO, sollecitando decisioni a seguito della Commissione di MARZO, e poi ancora il 16 GIUGNO.
Quali sono state le risposte?
Siamo stati oggetto di feroce sarcasmo, “pare siamo diventati Gotham City, ci sono stati singoli episodi di microcriminalità cui si è data pronta risposta”.
Hanno scritto che il nostro comunicato era “insensato e gettava fumo negli occhi”, che “hanno scatenato il finimondo per due risse”, che “il problema dell’insicurezza viene ingigantito”.
Hanno detto e scritto che era “ ” e che si “fomentava un clima di odio”.
Chiunque osasse sostenere tesi diverse veniva fatto bersaglio di insulti e critiche feroci da parte dei sostenitori e, a volte, anche da autorevoli esponenti dell’Amministrazione.
All’improvviso ci si rende conto della gravità del problema e si invoca aiuto dalla piazza, perché, evidentemente, non si ha la forza politica di chiedere interventi mirati.
La “gita” a Roma per incontrare un Sottosegretario che non ha alcuna competenza e alcuna delega in tema di sicurezza, è stato un altro pesante errore istituzionale in quanto rappresenta uno sgarbo nei confronti del Prefetto, che, tra l’altro, è proprio l’Autorità su cui esercitare pressioni per ottenere risultati concreti.
Non si ha il coraggio e non si ha l’onestà intellettuale di ammettere di aver sottovalutato il problema e di aver perso sette-otto mesi senza una vera azione amministrativa.
Ribadiamo le proposte fatte fin da FEBBRAIO e sollecitiamo ancora l’Amministrazione a fare delle scelte e fare delle proposte operative concrete, sulla base delle nostre e di altre idee che possono arrivare da parte di tutti: è difficile ottenere risultati presentandosi dal Prefetto o da qualunque altra Autorità solo con le lamentele e senza richieste operative concrete.