Il proverbio cita le due antiche città greche(Atene e Sparta), note per essersi trovate spesso in conflitto; esattamente fa riferimento alla condizione in cui si trovano le città alla fine della guerra del Peloponneso: Atene ne esce sconfitta ma Sparta di sicuro, nonostante la vittoria, non se la passa bene. Forse è proprio in quel frangente di spazio, tra il piangere e il non ridere, che potrebbe avere origine una nuova speranza.
All’ indomani delle dimissioni del sindaco Mazzilli, conseguenza diretta della crisi amministrativa che si trascinava da circa due anni, culminata come è noto dallo sfilamento dalla maggioranza di Noi con L’ Italia, il quadro politico a Corato risulta molto complicato. Se dall’ opposizione, il centro sinistra non ha ancora avviato ufficialmente il percorso di individuazione del candidato sindaco; dall’ altro lato, a parte il manifesto del Centro Destra in cui si ribadisce la volontà di andare uniti al prossimo appuntamento amministrativo, nulla si muove almeno ufficialmente. Registriamo, al contrario, un certo fermento nell’iniziativa “Rimettiamo in moto la città” ed in quella di alcuni movimenti civici per coagularsi attorno ad una persona capace di interpretare i bisogni di un vero cambiamento. È interessante notare come questo bisogno, raccolto in più e diversi ambienti della società coratina, sia il vero motore che potrebbe riaccendere l’ entusiasmo per una nuova stagione amministrativa. Questo impulso civico potrebbe spingere tante persone a mettere da parte i propri rancori per trovare una figura capace, esperta, esente da conflitti di interesse con un profilo morale riconosciuto dalla comunità coratina, desiderosa di “svoltare” per il bene di tutti. Saranno capaci i vari attori di fare uno sforzo in questa direzione? La gente è pronta ad un vero cambiamento? Sta scoccando “ l’ ora legale”? Lo scopriremo solo vivendo con intensità, passione e fiducia nelle persone per bene, serie ed affidabili che ci auguriamo si affaccino in uno scenario politico, speriamo nuovo e rigenerato; e soprattutto che non si verifichi una frammentazione attraverso l’individualismo che spesso ha contraddistinto la nostra politica locale, perché questo potrebbe giovare ai soliti pochi intimi.
Molti sono già i nomi che echeggiano nell’aria; Coratini e Coratine, in bocca al lupo a tutti noi!