Il consiglio comunale che si terrà oggi, l’ennesimo, rischia di diventare un film già visto infatti ad oggi, l’unica cosa che ha sortito è un aggravio per le casse del comune.
Lacerazioni profonde si evincono all’interno della maggioranza che al momento non lasciano spazio ad eventuali ricuciture.
Sebbene in queste ultime ore il susseguirsi di incontri è sempre più intenso, l’ultimo convocato con tutti i rappresentanti di maggioranza da Giuseppe Cannillo, coordinatore cittadino Fratelli D’Italia, nella mattinata di oggi, forse un tentativo in extremis per cercare una via d’uscita a questa situazione drammatica per la città, le distanze per un eventuale accordo sembrano ormai incolmabili anche se la politica, lo sappiamo, ci riserva sempre grandi sorprese.
Al momento l’unica soluzione per il sindaco D’Introno è quella di un azzeramento della giunta ma, da quello che si apprende dalle sue dichiarazioni postate sui social, questo tipo di soluzione sembri non essere stata presa in considerazione.
Come avevamo profetizzato già mesi fa in precedenti articoli, il rischio che la scelta ricaduta su Pasquale D’Introno più che convinta, sembrava essere obbligata stando alla rinuncia alla candidatura di altre figure contattate precedentemente.
Ebbene, oggi il primo cittadino rivendica la sua autonomia nelle scelte senza condizionamenti da parte di Direzione Italia, allora ci chiediamo: “perché quando ha deciso di accettare la candidatura a sindaco della città non ha posto fin da subito le sue condizioni”? La situazione appare alquanto poco chiara, si presume che un accordo sia stato fatto prima dell’ufficializzazione della sua candidatura a sindaco e si sa che i patti si rispettano anche se si fanno col diavolo.
Se i motivi di questa crisi amministrativa sono altri è giunto il momento che il sindaco faccia chiarezza e soprattutto dia delle risposte ai cittadini, noi le domande le abbiamo poste senza ricevere una sola risposta.
Una cosa ormai sembra scontata che alla luce di tutto ciò che si è verificato non si vedono altre possibilità se non quella di mettersi la mano sulla coscienza fare un passo indietro e lasciare che i coratini tornino ad appropriarsi del proprio destino sperando che la prossima volta la scelta sia quella giusta.