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“Ridisegniamo l’Andria che verrà”: intervista alla candidata sindaco Laura Di Pilato – FOTO

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di Damiana Dorotea Sgaramella


L’avvocato andriese sarà sostenuta da sei liste civiche


Domenica scorsa l’avv. Laura Di Pilato, ex presidente del consiglio comunale, ha presentato ai cittadini andriesi la sua candidatura alla carica di sindaco della città.

Tra i presenti, oltre ai suoi sostenitori anche numerosi curiosi. Non c’è da aspettarsi un programma elettorale precostruito o “una sorta di libro dei sogni irrealizzabile, ma la soluzione di problemi quotidiani”, ha dichiarato l’avvocato Di Pilato.

Partiamo dalla sua manifestazione. Com’è andata?

 “E’ andata benissimo. È stata per me una grande giornata che segna l’avvio di mesi intensi di lavoro con tutti coloro che vorranno dare il loro valido contributo in termini di idee, proposte e consigli per cambiare con coraggio Andria”. 

Quante liste sono al suo seguito per ora?

“Sei attualmente le liste civiche che sostengono la mia candidatura: Laura per Andria; Rifondiamo Andria; Tutti per Lei; Andria che vogliamo; Legati per Andria; Difendiamo Andria”.

Il suo passato nel centro destra la danneggerà o aiuterà?

“La nostra campagna elettorale è accompagnata dallo slogan “il coraggio di cambiare” proprio perché ritengo coraggioso e necessario, in questo momento particolare della vita politica ed amministrativa della città, il cambiamento. Sicuramente l’esperienza è un incentivo ad evitare di incorrere in dinamiche politiche dove i personalismi si antepongono al bene dei cittadini. Quelle dinamiche le ho sempre denunciate in passato ed è per questo che oggi mi pongo, assieme alle tante persone che ho incontrato in questi mesi, in una posizione libera da schemi di partiti politici di destra o di sinistra”. 

Come crede abbia reagito il centro sinistra, la sua nuova area di riferimento…

È un quesito che non mi sono posta. Al momento vado avanti per la mia strada con coloro che sono vicini alla mia idea di cambiamento per il bene di Andria”.

Quali sono due o tre punti forti del suo programma, a cominciare dal recupero della evasione di tasse e tributi?

“Strade da asfaltare, opere pubbliche da riconsegnare alla città (il centro Dopo di Noi, il centro di aggregazione Fornaci, la pista di pattinaggio di via Barletta, l’officina San Domenico, il mercato rionale di San Valentino, l’ex mattatoio di via Canosa, e tante altre opere monche che dovrebbero dare una nuova identità alla città se realmente funzionanti). L’ambiente in cui viviamo deve essere salubre: bisogna preservare la salute di tutti i cittadini, così come chiesto a gran voce dai ragazzi e dalle associazioni ambientaliste in più occasioni. Andria ha bisogno di un nuovo piano regolatore che guardi con attenzione alle nuove priorità e punti al consumo di suolo zero. Una città in pre dissesto, così come una famiglia monoreddito che di colpo perde l’unica fonte di sostentamento, ha bisogno di intercettare finanziamenti regionali, nazionali ed europei che consentano di dare nuova linfa vitale alla città. La città annovera la presenza di un bene Unesco invidiato da tutto il globo: Castel del Monte deve essere adeguatamente valorizzato e collegato alla città affinché si possano creare percorsi turistici ed enogastronomici virtuosi e che diano sviluppo alla città. Sono solo alcuni punti del nostro programma elettorale che sarà scritto con tutti coloro che vorranno dare un valido contributo di idee e suggerimenti per ridisegnare con coraggio l’Andria che verrà”.

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