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Note sul Regolamento Edilizio Comunale (R.E.C.)

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A cura di Vincenzo Petrone “libero pensatore”

Da un punto di vista normativo si sono avute una serie di Leggi nazionali e regionali che  insieme alle delibere di giunta regionale hanno portato all’approvazione del Regolamento  Edilizio Tipo (RET) a cui i comuni devono conformare i propri Regolamenti Edilizi (R.E.C.).

Il R.E.C. è un documento molto importante per la Città in quanto detta le norme e i principi  di buona tecnica edilizia su come occorre realizzare gli edifici. Detto documento è molto  agognato, direi ormai quasi sognato, da parte degli operatori edili. Il suo iter è stato molto travagliato ed ha interessato diverse consigliature compresi i periodi di reggenza da parte dei  commissari prefettizi. Ricordiamo che il regolamento edilizio vigente risale ai primi anni ’70  del secolo scorso.

Finalmente, come deriva dalla fonte assessore A. Varesano, sembra che dopo la fase di  adozione avvenuta nel febbraio c.a. e dopo la presentazione delle osservazioni da parte dei  cittadini, il R.E.C. abbia avuto il parere obbligatorio della ASL in ordine ai contenuti igienico-sanitari del medesimo atto regolamentare e che quindi possa andare in approvazione (art 3, comma 1, della LR 3/2009) da parte del Consiglio Comunale.

Sarebbe comunque opportuno conoscere:
• se a seguito della ricezione delle osservazioni pervenute nella fase di partecipazione pubblica è stata redatto la versione aggiornata del «Regolamento Edilizio adottato» dal momento che non risulta nessuna pubblicazione sul sito web istituzionale del Comune e nessuna trasmissione è stata effettuata ai soggetti che hanno presentato osservazioni e proposte di modifica, ai fini di opportuno riscontro;
• se la versione REC trasmessa alla ASL al fine dell’acquisizione del prescritto parere preventivo e vincolante, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della L.R. 3/2009 e ss.mm.ii. è quella aggiornata;
• se nella versione aggiornata del «Regolamento Edilizio», con riferimento ai
rapporti con la strumentazione urbanistica comunale, gli articoli delle Norme
Tecniche Attuative (NTA) del Piano Regolatore Generale (PRG) siano stati resi
conformi alle definizioni del REC al fine di garantire coerenza nell’applicazione
ed univocità nell’interpretazione delle norme edilizie (art. 2, comma 4, della LR
11/2017);
• se quindi la versione da approvare in Consiglio Comunale è quella definitiva.
Inoltre si vuol richiamare l’attenzione dell’Amministrazione sul problema incentivi previsti dalla L.R. 10 giugno 2008, n. 13 “Norme per l’ abitare sostenibile” e ss.mm.ii.

Questa normativa è, a tutt’oggi, in continua evoluzione in sede Regione Puglia ed all’uopo si richiama la D.G.R. 7 agosto 2020, n. 1304 che concerne l’”Aggiornamento delle procedure del Sistema di Valutazione Protocollo ITACA PUGLIA” nel cui ambito è riportato:
Allegato A: Graduazione Incentivi – Bozza Schema di Delibera;
Detto allegato in pratica suggerisce uno Schema di Delibera di Consiglio Comunale riportante la graduazione degli Incentivi previsti dalla L.R. 10 giugno 2008, n. 13 “Norme per l’ abitare sostenibile” e ss.mm.ii. allo scopo di svincolare gli stessi incentivi dal Regolamento Edilizio Comunale (R.E.C.).
Diversamente con il legame REC – Incentivi nel momento in cui ci siano delle varianti alla stessa legge 13/2008, queste varianti per essere recepite a livello comunale necessiterebbero di una variante al R.E.C. con tutto un iter amministrativo complesso (nuova bozza, pubblicazione con processo partecipativo dei cittadini, adozione, parere obbligatorio della A.S.L., osservazioni dei cittadini, controdeduzioni alle stesse ed approvazione del nuovo REC).
Queste problematiche non sussisterebbero se si seguono le indicazioni della Regione in quanto si tratterebbe di annullare la DCC precedente ed approvarne una nuova riportante gli aggiornamenti regionali.
Infine occorre considerare gli incentivi derivanti dalla riduzioni degli oneri di costruzione riportati nella DCC n. 66 del 01-08-2022. Stabilire detti incentivi nell’ambito di detta delibera avente ad oggetto “l’adeguamento contributo di costruzione” è sicuramente una forzatura anche se effettuato con il richiamo alla L.R. 13/2008.
Con il suggerimento della regionale si attuerebbe una sola D.C.C. comprendente tutti gli incentivi previsti dalla legge sull’Abitare Sostenibile sia con riferimento agli incentivi volumetrici sia con riferimento alle riduzioni degli oneri di costruzione.

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