Home Politica Nasce ufficialmente la sezione ANPI Corato “Maria Diaferia”

Nasce ufficialmente la sezione ANPI Corato “Maria Diaferia”

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Giovedì 11 marzo, alle ore 19,00, si è tenuto l’incontro di fondazione della sezione ANPI Corato alla presenza dell’assemblea dei soci, del presidente provinciale prof. Ferdinando Pappalardo e della vice presidente provinciale Anna Lepore. Naturalmente, nonostante i tempi fossero maturi, la situazione di pandemia ha obbligato gli organizzatori a realizzare l’incontro in webinar.

La sezione cittadina è stata intitolata alla partigiana coratina Maria Diaferia, operante all’età di appena quattordici anni come combattente nel Lazio, nella formazione di Bandiera Rossa.

In membri del comitato della sezione dei soci eletti sono: Giovanni Capurso (presidente), Daniela Maggiulli (vicepresidente vicario), Marina Mastromauro (vicepresidente), Savino Lastella (segretario/responsabile amministrativo), Teresa Elena Caputo (segretaria), Davide Piancone, Michele Lotito, Martin Loisio Fusaro, Filomena “Flora” Marcone (consiglieri). Il collegio dei revisori dei conti invece è composto da: Felice Loiodice (presidente), Toni Tota, Bruno Cappelli, Angelo Elicio (supplente).

Si tratta di un punto di arrivo per un nutrito gruppo di simpatizzanti dell’ANPI che operano al servizio della collettività ormai da molti mesi, in particolare, su impulso della prof.ssa Daniela Maggiulli e Antonello Parziale. Numerose sono le iniziative che i simpatizzanti avevano già promosso, come la recente raccolta firme per la Proposta di legge di iniziativa popolare di Stazzema, contro la propaganda nazifascista.

Il presidente provinciale Pappalardo ha manifestato in primis “tutto l’apprezzamento per il percorso svolto e per un risultato a lungo inseguito”.

L’ufficializzazione, tuttavia, va anche intesa come un punto di inizio di persone che vogliono mettersi in gioco per la comunità coratina “con il proprio impegno concreto alla realizzazione e alla continuità nel tempo degli scopi associativi, con il fine di conservare, tutelare e diffondere la conoscenza delle vicende e dei valori che la Resistenza, con la lotta e con l’impegno civile e democratico, ha consegnato alle nuove generazioni, come elemento fondante della Repubblica, della Costituzione e della Unione Europea e come patrimonio essenziale della memoria del Paese” (art. 23 del Titolo IV dello Statuto).

Nello specifico, il comitato appena costituitosi si propone di percorrere in linea di massima due strade: la prima è quella di promuovere la ricerca e, in particolare, della storia partigiana coratina, non ancora conclusa nonostante gli sforzi di valenti storici come i proff. Pasquale Tandoi, Massimiliano Desiante e Roberto Tarantino; la seconda è quella che guarda al risvolto pedagogico di ogni iniziativa attraverso la collaborazione con le scuole. Il comitato appena eletto, infatti, ritiene che il valori dell’antifascismo vadano proposti e trasferiti alle nuove generazioni, magari sotto vesti nuove.

Marina Mastromauro, una delle principali artefici di questo percorso, da subito sottolinea la necessità, oggi più che mai, di un’associazione come l’ANPI, viste le derive fortemente sovraniste che simpatizzano verso gruppi neofascisti. Il prof. Savino Lastella, precisa che l’associazione “nasce come un gruppo molto giovane. Tanti ragazzi hanno aderito fin da subito all’iniziativa”. Si aggiungono agli interventi la consigliera prof.ssa Antonella De Benedittis e la presidente del consiglio comunale Valeria Mazzone. Infine il sindaco, prof. Corrado De Benedittis, evidenzia che si tratta di un’associazione nella quale si ritrovano tante persone che vengono da esperienze diverse ma unite dalla memoria condivisa; da qui segnala anche l’importanza della ricerca storica.

Il fascismo, dice il neo presidente di sezione, il prof. Giovanni Capurso, come dimostrano i linguaggi violenti che si stanno rapidamente diffondendo nei social, “è qualcosa che può oggi ripresentarsi sotto nuove forme, magari più subdole e striscianti; perché il fascismo ancor prima che essere un movimento politico è un’idea di intolleranza”.

Alla segreteria del comitato sono già arrivate circa centocinquanta richieste di adesione per l’anno in corso e che presto si trasformeranno in tessere. La sezione coratina, in tal modo, si propone da subito come il gruppo numericamente più consistente nella provincia dopo la sezione di Bari.

 

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