La revoca delle dimissioni da parte del sindaco Pasquale D’Introno non fa che aumentare lo sconcerto tra i cittadini.
Il gioco, perché così appare, sempre meno divertente, inizia a mettere a dura prova la pazienza dei cittadini così come la mancanza di rispetto nei confronti degli stessi che avanza prepotentemente.
Quella che ormai è diventata una battaglia più politico – personale che di difesa degli interessi della città inizia pian piano a stancare e alla richiesta di chiarezza da tutti i fronti, seguono solo mosse e contromosse e post sui social che nulla hanno a che fare con il senso di responsabilità.
Il 12 agosto data di convocazione del prossimo consiglio comunale probabilmente assisteremo all’ennesimo nulla di fatto, trapelano notizie che dal partito di maggioranza (Direzione Italia) la posizione sembra rimanere invariata, il che lascia presagire l’impossibilità di eventuali ricuciture.
Ancora più incomprensibile rimane la scelta di revoca delle dimissioni da parte del sindaco D’introno se si pensa alla posizione delle minoranze che hanno dichiarato a più riprese che non intendono assolutamente fare da stampella a questa amministrazione.
Allora perché continuare ad insistere con convocazioni di sedute consiliari, considerando che, tra l’altro, potrebbe mancare ancora una volta il numero legale?
Il mistero s’infittisce!
L’unica certezza che ci arriva dal suo ultimo messaggio è che, “Corato oggi più che mai ha bisogno di un sindaco che tenga la barra dritta”.
Forse è il caso che i coratini inizino a guardarsi dietro?
Caro sindaco “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”