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Lopalco: “Tranquilli ma prudenti, bloccare la circolazione del virus dipende solo da noi”

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La Puglia è pronta ad affrontare una seconda emergenza da coronavirus, ad affermarlo è il prof. Pier Luigi Lopalco, epidemiologo, capo della task force regionale sull’emergenza covid. L’ha fatto durante un incontro tenuto ieri in Largo Plebiscito, invitato dal partito Democratico di Corato e affiancato dal candidato sindaco Corrado De Benedittis e Salvatore Mascoli, operatore sanitario presso il nostro nosocomio e candidato consigliere.

Ma bisogna lavorare insieme, occorre essere tranquilli ma prudenti per il prossimo futuro, perché è premura di tutti cercare di prevenire una seconda ondata, i casi positivi aumenteranno, oggi i casi li cerchiamo, facciamo molti più tamponi a differenza della prima ondata, ma non è questo preoccupa.  Davanti a una curva di contagi in salita, la sanità, invece, si deve attrezzare e preoccupare affinché questo aumento venga contenuto, i casi che vediamo oggi sono principalmente tra i giovani, asintomatici e quelli con pochi sintomi, oggi si devono identificare i focolai e cercare di spegnerli e in questo i Dipartimenti di Prevenzione stanno facendo un ottimo lavoro, ma dipende molto dai nostri comportamenti contrastare la velocità della circolazione del virus” – spiega il professore al pubblico presente.

Sul piano sanitario, Lopalco è fiducioso perché il nostro sistema ospedaliero è prontissimo ad affrontare un eventuale emergenza, grazie al cosiddetto piano ospedaliero covid e all’incremento dei posti letto attuato sia in terapia intensiva che in pneumologia e malattie infettive.

Rassicurazioni e delucidazioni sono state dispensate dal professore anche riguardo la mutazione del virus che non si è né indebolito e né mutato – vantiamo di avere in Puglia un laboratorio che sta raccogliendo e studiando i ceppi di virus, l’Istituto zooprofilattico sperimentale, in collegamento con i migliori laboratori d’Italia, che conferma che i ceppi isolati sono sempre gli stessi.

Raccomandazioni da parte del professore, durante la serata, anche sul vaccino anti influenzale ad ottobre, l’appello l’ha rivolto soprattutto agli anziani e a chi è affetto da particolari patologie, ma anche a chi con essi si rapporta, una corsa in ospedale per una febbre o una tosse farebbe aumenterebbe il rischio di contrarre il coronavirus che avrebbe vita facile nel nostro organismo, perché in caso di influenza il nostro sistema immunitario risulta essere più debole.

“Il personale medico è pronto, sono disponibili 2 milioni di dosi, e sarebbe un peccato sprecare questo diritto”.

Anche sulla scuola è importante la prevenzione – occorre fare in modo che il virus non entri nelle scuole lavorando sul territorio, raddoppiare l’edilizia scolastica in tre mesi per garantire la massima sicurezza era un ardua impresa, purtroppo sulla scuola la competenza regionale è limitata rispetto a quella sulla scuola, ho consigliato al presidente Emiliano di fare in modo che il sistema sanitario aiuti i presidi. L’ideale sarebbe fare un test con tampone a tutta una classe di nascita, per esempio sui ragazzi delle quinte, quelli che hanno avuto più contatti durante l’estate, non sapendo quanti portatori di virus entreranno nella scuola, se con questo metodo se ne trovassero 100, si eviterebbe la chiusura di 100 classi. Questa è una delle proposte che abbiamo stilato e che si spera vengano recepite e accolte dal governo – si augura il professore.

 

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