Home Politica Il teatro dell’assurdo: l’assessore Bucci sfiducia il PD

Il teatro dell’assurdo: l’assessore Bucci sfiducia il PD

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Nell’ambito della programmazione condotta dall’Assessorato alla Cultura deve essere sfuggito che le produzioni più interessanti ed inedite non si tengono a teatro ma sul palcoscenico della politica e che sono condotte – a costo zero – dagli stessi amministratori e dai partiti di maggioranza.

Il PD (il partito!) con una posizione ben motivata, basata cioè sul parere dei Revisori dei Conti nonché sulla scorta delle più elementari conoscenze di diritto commerciale (conoscenze che evidentemente a qualcuno difettano), ha posto il tema “improcrastinabile” del futuro della partecipata ASIPU, società con un patrimonio netto negativo in conseguenza delle perdite accumulate e con un bilancio molto traballante.
L’Assessore Bucci (persona di fiducia del partito PD!) ha bacchettato il partito PD, ritenendo la posizione espressa dalla segreteria “frettolosa” e “discutibile”. Secondo l’Assessore meglio sarebbe stato discutere la questione in un non precisato “coordinamento” del quale a noi non sono noti né i contorni né il ruolo. Cosa è il “coordinamento” cui fa riferimento la Bucci? Non è certo un luogo istituzionale, ma probabilmente la cupola dove vengono precise le decisioni che contano in omaggio – e non potrebbe essere diversamente – alla trasparenza, all’apporto critico e spontaneo di tutti e al pensiero laterale e non omologato.
In ogni caso la frittata è fatta. Il PD ha posto un tema di carattere politico – amministrativo e l’Assessore di fiducia del PD ha pensato bene di lavare i panni sporchi in piazza, facendo sganasciare dalle risa gli eventuali “detrattori” di questa Amministrazione che adesso sì hanno di che dire.
Simpatica anche la chiusa dell’Assessore Bucci, un bellissimo mot de la fin: “Per i motivi sopra elencati, è d’uopo porre la questione al vaglio del Coordinamento”. Quale questione va posta in coordinamento? Oramai il PD si è espresso pubblicamente in termini perentori e non può fare marcia indietro solo perché il suo assessore di fiducia sostiene che sia stata fatta fuori dal vaso: la questione da discutere in coordinamento non può dunque riguardare l’ASIPU, ma il comportamento del PD. L’Assessore Bucci, come succedeva un tempo quando si affrontavano due bulletti di quartiere nelle praterie della “California” o della “Cirasella”, sembra dire alla segreteria del suo partito “Attenzione che sopra di te ci sono gli altri”, probabilmente certa del fatto che la sua nomina sia avvenuta per investitura dall’alto e non proposta e sostenuta dalla segreteria che Ella stessa non riconosce. La risposta della segreteria in questo caso non può che essere di prammatica – “Tu sei il grande a casa tua?” – con la inevitabile azzuffata finale.
Insomma, uno di quei pasticci molto simili per gusto e preparazione a quelli imbanditi dai DS durante l’Amministrazione Fiore giusto venti anni fa, pasticci che fecero morire di mal di pancia l’amministrazione di Centrosinistra di allora: attendiamo con ansia l’epilogo della vicenda in cui probabilmente qualcuno uscirà di scena come gli eroi del Metastasio, prendendosela con le stelle.

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