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Il Sindaco De Benedettis sbaglia o no quando afferma che ci sono conseguenze gravi per il Comune nel caso di fallimento dell’ASIPU S.r.l?

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Il Sindaco De Benedettis nel suo intervento nell’ultimo Consiglio Comunale, in relazione all’argomento società partecipate, ed in particolare in riferimento alla situazione dell’ASIPU S.r.l, ha espresso considerazioni sulle conseguenze estremamente gravi in caso di messa in liquidazione o di fallimento dell’ASIPU.

Al di là delle considerazioni che andavano già fatte o che saranno oggetto di un prossimo consiglio comunale monotematico sulle sorti di ASIPU, quello che è emerso nell’ultimo consiglio comunale del 28 dicembre è che forse il sindaco avrebbe bisogno di approfondire temi giuridici di cui discute, se vuole finanche sostituirsi al Segretario Generale del Comune o vuole definirsi garante di tutta una serie di principi di contabilità pubblica.

Purtroppo il Sindaco De Benedettis ha dimenticato un passaggio decisivo nelle sue riflessioni che è il seguente: sulla possibilità che un Tribunale dichiari il fallimento di una società a responsabilità limitata, interamente partecipata da un Ente pubblico, in questo caso il Comune di Corato, non ci sono ormai dubbi in giurisprudenza, ma che le responsabilità del Comune siano semplicemente quelle che tutti conoscono all’atto di costituire una società a responsabilità limitata è altrettanto pacifico, e sul punto non vogliamo dire nulla perché conosciute da tutti gli operatori economici grandi e piccoli, perché con la società a responsabilità limitata il socio o i soci non subiscono conseguenze sul piano personale essendo la s.r.l un soggetto giuridico autonomo; pertanto, il Comune non avrebbe affatto le conseguenze economiche disastrose preannunciate.
Anzi i debiti di ASIPU S.r.l, ove non vada tutto per il meglio in futuro com’è da auspicarsi, ma ci sia solo una prosecuzione dell’attività con minimi utili o con una situazione di un bilancio in pareggio, rimarranno lì, ed il Comune, se vorrà salvare la società, dovrà immettere i propri capitali – vogliamo solo ricordare che, come sappiamo tutti,, le disponibilità del Comune rinvengono anche dalle genericamente tasse che Cittadini versano.

Il Centrodestra parla di storia dell’ASIPU S.r.l, ma bisogna fare anche attenzione al momento particolare che ASIPU S.r.l vive oggi, non dimenticando, sotto tutti i profili le indicazioni dei Revisori dei Conti del Comune e le difficoltà del momento, per una compiuta valutazione, rimarcate dal Capogruppo PD Avv. Nadia D’introno.
A conforto di quanto detto, tra l’altro, sul punto capita a fagiolo una recentissima sentenza della Corte Suprema di Cassazione che ha affermato che la partecipazione pubblica alla società per azioni non muta la natura di soggetti di diritto privato di quest’ultima, che non non viene meno solo perché lo Stato o gli enti pubblici ne posseggono in tutto o in parte le azioni (Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, sentenza 18 novembre 2021, n. 35343). Tra l’altro la sentenza su richiamata richiama altre pronunce del supremo collegio: Cass. S.U. n. 24591 e Cass. S.U. n. 21299/2017.
Ne consegue che è irrilevante sotto tale profilo la sottoposizione degli amministratori della società in house a specifiche regole del diritto pubblico, quali quelle attinenti la responsabilità erariale e contabile, dato che ciò implica sì una responsabilità aggiuntiva in capo a tali soggetti.

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