In vista delle prossime primarie nel centrosinistra fissate per il 12 gennaio venturo, il circolo PD locale è in fermento e per somministrare una corretta informazione riguardo i candidati alle primarie ha organizzato:” Verso le Primarie.
La Puglia sfidante “, una tre giorni aperta a tutti coloro (militanti, simpatizzanti e semplici cittadini) che hanno passione politica e voglia di informarsi e conoscere direttamente
i protagonisti della sfida politica regionale. Le motivazioni che hanno spinto il locale circolo a promuovere questa iniziativa sono stati sostanzialmente tre:
1) avvicinare la politica al cittadino
2) la necessità di sconfiggere il sovranismo, vero avversario attuale
3) adoperare chiarezza per non soccombere alle fake news e punto di partenza per incontri tematici in vista anche delle amministrative.
La prima candidata ad aprire gli appuntamenti è stata in serata del 14 dicembre, l’eurodeputata On. Dott.ssa Elena Gentile.
L’evento, moderato da Dario Rutigliano ha visto una nutrita partecipazione di pubblico variegato e interessato al programma proposto dall’ onorevole.
La Dott.ssa Gentile, è una navigata politica di lungo corso, avendo ricoperto svariate volte incarichi istituzionali. Ex consigliere comunale, ex sindaco, ex consigliere regionale e in seguito assessore regionale al welfare e alle politiche sociali, ricopre attualmente la carica di europarlamentare componente della commissione per l’occupazione e per gli affari sociali, delegazione alla commissione parlamentare di stabilizzazione UE- Montenegro e vicepresidente intergruppo economia sociale.
L’On. Elena Gentile, ha toccato una vastità di temi contrapposti e complessi tuttavia trattandoli con estrema preparazione e semplicità. Ha avuto un dialogo caldo e coinvolgente col pubblico, da cui è trasparsa la passione ideologica e propositiva del suo impegno civico.
Riguardo la sua visione della Puglia futura, ha puntato tutto sull’emancipazione dal provincialismo e una missione di crescita e sviluppo differente dal passato.
Forte è stato il richiamo alle politiche europee e a un allineamento regionale alle direttive Ue. I punti cardine su cui ha argomentato molto, sono stati il welfare con politiche di inclusione e contrasto alla povertà, l’istruzione e l’Università, con un programma di valorizzazione delle competenze e recupero del capitale umano sottolineando l’importanza di puntare tutto su infanzia e giovani e la sanità, materia su cui la Dott.ssa Gentile si è soffermata moltissimo, avendo praticato la professione medica per anni.
La sua visione della sanità, punta su investimenti in tecnologie mediche, per favorire l’efficienza, l’eccellenza nelle cure e la competitività con la sanità delle regioni del nord, attraverso un piano di razionalizzazione intelligente delle procedure mediche.
L’Onorevole ha ricordato anche qualche aneddoto (avvenuto durante il periodo del suo assessorato) riguardo alcune sue ispezioni notturne e festive per verificare lo stato di effettivo funzionamento degli ospedali.
Gentile ha sostenuto con veemenza che la Puglia deve tornare a essere la locomotiva del Mezzogiorno e uno snodo fondamentale per leregioni del sud.
Non sono mancate critiche all’attuale amministrazione regionale che ha tralasciato gli investimenti nel comparto agricoltura , critiche al reddito di cittadinanza e adoperando molta onestà intellettuale anche al suo stesso partito, il PD, reo di partecipare al negativo processo di autonomia differenziata ,autentica pietra tombale per il Mezzogiorno e di non far nulla per arginare le derive secessioniste da parte delle regioni del nord.
L’On. Gentile, ha anche puntato molto del suo programma regionale sulle politiche infrastrutturali, si è richiamata alla mancanza dell’alta velocità e di infrastrutture adeguate, che producono gravi carenze nello sviluppo regionale.
In tema di tecnologie ha citato il 5G e si è concentrata anche sull’esposizione del concetto di Economia circolare e sulla necessità di ripensare nuovi spazi di impresa.
Elena Gentile al termine del nutrito dialogo con la cittadinanza, ha auspicato che le politiche del lavoro europee portino a un salario minimo stabilito uguale per tutta Europa e che ci sia un ritorno autentico al “fare politica” e una sentita partecipazione civile.
Un’accorato appello lo ha rivolto in particolare al pubblico femminile, delle cui istanze si è fatta promotrice e portatrice invitando a combattere gli stereotipi e la discriminazione di genere e invogliando le donne a essere protagoniste delle scelte nella vita politica.