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Il giallo irrisolto della D’Introno, fuoriuscita e rientrata in maggioranza nel giro di 24h. Cosa risponde il Sindaco a quanto denunciato dalla consigliera?

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Gli equilibri amministrativi sono variati improvvisamente?

Non lo sappiamo con certezza, fatto sta che tra le giornate di sabato e domenica, la politica coratina ha vissuto ore di mistero. Abbiamo appreso attraverso un articolo a firma del giornalista Salvatore Vernice apparso sabato sulla Gazzetta del Mezzogiorno, avente come oggetto la vicenda ASIPU, che la consigliera capogruppo Dem Avv. Nadia Gloria D’Introno non era più in compagine di governo, come riportato dal seguente inciso: “Nel consiglio comunale del 29 novembre scorso , le prime perplessità sugli affidamenti di lavori all’ASIPU, furono sollevati nell’assise comunale dalla capogruppo del PD, Nadia D’Introno, attualmente fuoriuscita dalla maggioranza.”

Di questo “piccolo!” dettaglio, erano all’oscuro sia la consigliera sia l’autore della notizia, il su citato giornalista Vernice. È stata proprio la ormai “EX” capogruppo democratica a notiziare la cittadinanza tramite un lungo post apparso sul profilo personale facebook, in cui ha spiegato che:
“Apprendo di essere “fuori uscita dalla maggioranza. Apprendo che di questa notizia non ne era a conoscenza persino il giornalista Salvatore Vernice che ha firmato l’articolo, adeguatamente integrato prima della pubblicazione. Apprendo che recentemente il Sindaco ha lamentato con i vertici della Gazzetta del mezzogiorno l’eccessivo spazio che il quotidiano riserverebbe alle mie dichiarazioni. Apprendo che avrebbe altresì lamentato titolo e contenuto di alcuni articoli, nonostante la Gazzetta dia SEMPRE SPAZIO a più voci in maniera equa. Che dire….Invito il Sindaco a rivedere la sua scaletta delle priorità, ad essere più presente a Corato, anziché a Bari, e a preoccuparsi unicamente del buon governo della città, soprattutto in un periodo storico così critico come questo. Anche perché questi tentativi patetici di zittirmi sono del tutto inutili.”
Intanto sul numero di ieri (domenica) della Gazzetta, è apparso un trafiletto di rettifica dell’articolo “incriminato”, in cui si liquida genericamente la “querelle D’introno” con la definizione di “affermazione inesatta”.

Per cercare di far luce sull’enigma che ha mandato in tilt per un intero giorno la geometria politica coratina e cercare di capire come realmente siano andati i fatti, la redazione de Il quartopotere ha contattato direttamente l’inconsapevole protagonista dell’incresciosa vicenda, la capogruppo pd che racconta:
“Nei giorni scorsi sono stata contattata dal giornalista Vernice il quale mi chiedeva di rilasciare dichiarazioni sulla questione “ASIPU-ANAC”. Sabato, leggendo il suo articolo pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno, noto di essere stata collocata all’opposizione a mia insaputa. Ho chiesto immediatamente spiegazioni ma, a quanto pare, il giornalista per primo era all’oscuro di tutto. Al contempo ho appreso che il Sindaco nei giorni scorsi aveva lamentato in redazione il troppo spazio che il quotidiano riserverebbe alle mie dichiarazioni. Una vicenda che mi ha sicuramente ferita, ma non sono sorpresa: non è la prima volta, infatti, che il sindaco tenta di zittirmi e di allontanarmi dalla maggioranza, lo ha fatto addirittura in Consiglio Comunale. E tutto questo perché? Perché pongo domande, perché chiedo a gran voce il rispetto del programma elettorale, perché punto il dito contro operazioni poco limpide e di dubbia legalità. Immagino che questo trattamento non lo avrei ricevuto se fossi stata una consigliera più silenziosa.”

L’amara considerazione della consigliera la quale nelle giornate precedenti ha ricevuto svariate attestazioni di stima e la piena solidarietà di moltissimi, tra cui i giovani democratici che hanno immediatamente fatto quadrato attorno alla loro rappresentante tramite un comunicato stampa, non serve certamente a fugare l’opacità che si cela attorno a questa inspiegabile circostanza. Le accuse mosse dalla D’Introno, riguardanti la presunta pesantissima ingerenza del Sindaco negli affari di redazione della Gazzetta, se fossero dimostrate, sarebbero gravissime. Ancora più grave del presunto “bavaglio” imposto ai danni della consigliera, è il fatto che nessuno dei protagonisti coinvolti abbia rilasciato chiarimenti e/o dichiarazioni di smentita o conferma di quanto esplicitato dalla capogruppo.
Di sicuro tuttavia, possiamo affermare con certezza (tralasciando come ultimo in ordine di tempo “L’Affaire Gazzetta del Mezzogiorno”) che i rapporti dell’amministrazione De Benedittis con la stampa libera e con la cittadinanza dissenziente, non sono mai stati floridi e lineari fin da principio legislatura. Ricordiamo molto spesso (e questi sono dati di fatto) le doglianze di buona parte della cittadinanza che ha da sempre denunciato di essere stata addirittura “bloccata” sui social dal primo cittadino, oppure le frequentissime ingerenze virtuali di consiglieri e assessori che bacchettavano stampa (in particolare questa testata) e cittadini, exploit ripetutisi diverse volte anche in sede consiliare. La vistosa e manifesta intolleranza della maggioranza e degli annessi supporter dell’amministrazione alla libertà di stampa e di espressione, risulta essere veramente paradossale, in quanto i rappresentanti istituzionali e i loro fedelissimi, si sono sempre fatti- a loro detta naturalmente- portatori di valori democratici, progressisti e antifascisti, vessilli ideologici che non trovano un reale riscontro nel comportamento altamente intollerante alle critiche tenuto fino ad oggi. Auspichiamo quindi in ultima analisi, lanciando l’ennesimo appello all’amministrazione, che gli attori istituzionali, d’ora in poi tentino concretamente di incarnare istanze democratiche e di trasparenza, rispettando davvero le critiche di opposizione e cittadinanza, in virtù di un sano esercizio della democrazia che non sia solamente di facciata e di interesse.

Come da tradizione, essendo Ilquartopotere.it una testata imparziale e pluralistica che offre spazio e diritto di replica indistintamente, abbiamo cercato di capire quale fosse la posizione del Sindaco De Benedittis inerente la vicenda, per cui ieri per tramite della sua portavoce gli abbiamo chiesto quale fosse la sua risposta relativamente a quanto denunciato mezzo social dalla consigliera D’Introno ma ad ora non abbiamo ricevuto alcuna risposta.

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