Il Consiglio comunale di Corato, nella seduta di ieri ha approvato a maggioranza i quattordici punti all’ordine del giorno tra cui il Rendiconto di gestione 2022 e il Documento Unico di Programmazione 2023-2025.
La seduta è stata aperta dalla Presidente Valeria Mazzone che ha dato il via ai preliminari in cui il Sindaco ha voluto dedicare un pensiero ai quarantaquattro comuni dell’Emilia Romagna colpiti dall’alluvione degli scorsi giorni.
Il Consiglio è entrato nel vivo al quinto e sesto punto all’ordine del giorno con l’approvazione del Rendiconto di gestione 2022 e del Documento Unico di Programmazione 2023-2025.
Dato il parere favorevole dei Revisori dei Conti espressi dal Presidente, Dott. Galizia, la maggioranza ha votato all’unanimità i due punti, contrari i quattro consiglieri delle minoranze.
Atti propedeutici al bilancio di previsione sono state le due delibere di modifica del Regolamento per l’applicazione del Canone Unico Patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del Regolamento per l’Imposta Municipale Propria (IMU).
Per quanto riguarda il pagamento dell’occupazione di suolo pubblico da parte delle attività di ristorazione e somministrazione è stata approvata l’esenzione parziale, pari al 40% del dovuto, per tutto l’anno 2023. Le attività di vicinato che, a seguito della modifica del regolamento dei Dehors potranno utilizzare suolo pubblico analogamente a quanto già previsto per le attività di ristorazione, beneficeranno invece dell’esenzione totale dal pagamento.
Approvate le aliquote IMU per l’anno 2023, l’addizionale Comunale all’Irpef e la tassa dei rifiuti (TARI).
Importante per le attività produttive il punto 14 all’ordine del giorno, votato all’unanimità da tutti i consiglieri presenti, in cui si è approvata la modifica al regolamento Comunale per l’installazione di dehors e di elementi di arredo su suolo pubblico.
La modifica approvata consentirà anche alle attività di vicinato (panifici, salumerie, pescherie e macellerie) di utilizzare suolo pubblico per l’apposizione di arredi quali tavolini, sedie o sgabelli, nel rispetto delle norme già in vigore, senza servizio assistito.