Le nostre osservazioni non possono non partire dall’ultimo Consiglio Comunale del 27 ottobre e dal riconoscimento dei debiti fuori bilancio Asipu.
I debiti fuori bilancio sono stati riconosciuti dai consiglieri di maggioranza ad eccezione di quelli facenti capo al PD, che si sono astenuti, seppur con un intervento, quello del capogruppo Avv. Nadia D’introno, che faceva presagire un voto contrario, e dai consiglieri di Direzione Corato.
Verrebbe spontaneo chiedersi se vi è una frattura nella maggioranza.
Il PD ha subito chiarito, in sede di consiglio prima e con un comunicato successivamente, che è coeso con la maggioranza, ma vi erano difficoltà di natura tecnico-giuridica per il riconoscimento dei debiti Asipu.
Verrebbe anche da chiedersi se vi sono accordi nascosti tra i movimenti facenti capo al sindaco De benedittis e Direzione Corato.
A quanto appare la risposta non può che essere negativa: i manifesti pubblicati e i post su Facebook danno riscontro alla risposta negativa.
Allora vien da chiedersi: “Quali sono le motivazioni di questo strano andamento del Consiglio Comunale?”
Analizziamo prima di tutto quanto rappresentato dal PD in modo estremamente sintetico.
Il PD dice che la maggior parte dei debiti Asipu non potevano riconoscersi perché trattavasi di debiti di cui si chiedeva un riconoscimento tardivo e massivo.
Il segretario del PD, in un suo post su facebook fa riferimento ad una deliberazione della Corte dei Conti della Puglia la n. 45/2021, secondo la quale la Corte dei Conti, sez. Puglia, a seguito dell’esame del Rendiconto di Gestione di un Comune, ha ritenuto in violazione dei principi di corretta gestione finanziaria il riconoscimento di debiti fuori bilancio che possono definirsi tardivi e massivi.
Il PD, fondamentalmente, attraverso le parole dell’Avv. Nadia d’Introno ed attraverso un suo comunicato, evidenzia che i debiti fuori bilancio riconosciuti in quest’ultimo Consiglio Comunale hanno queste caratterizzazioni.
Il PD ha evidenziato, inoltre, che queste attività di Asipu, seppur legate alla programmazione di routine, erano state poste in essere senza i provvedimenti dirigenziali necessari e senza alcun contratto e/o atti da ritenersi fonte di obbligazione di pagamento in capo al Comune di Corato, seppur trattandosi, si ribadisce, di servizi di ordinaria amministrazione e quindi assolutamente prevedibili dai Dirigenti dell’epoca a cui spettava la gestione.
Orbene nel nostro caso i debiti fuori bilancio erano crediti maturati da Asipu, società partecipata al 100% dal Comune di Corato, per attività poste in essere a favore del Comune negli anni 2018-2019-2020.
Ora però cosa pare sia accaduto nello specifico, che le rendicontazioni e le fatture relative alle annualità 2018-2019-2020, per molte delle attività espletate, siano state inviate al Comune di Corato soltanto quest’anno, quindi, secondo il PD debiti massivi, (vista la loro quantificazione milionaria) e tardivi (visto il tempo decorso dal momento in cui erano maturati).
La posizione di Direzione Corato parte da principi diversi, per cui, in forza dei pareri espressi dal Dirigente Ing. Di Bari e dai Revisori dei Conti, vi sono i presupposti per il riconoscimento dei predetti debiti fuori bilancio.
Non può sottacersi, però, anche se detta circostanza potrebbe pure essere stata non rilevante, che Asipu S.r.l. fino ad agosto 2021 è stata guidata da un Consiglio di Amministrazione il cui Presidente era il rag. Beniamino Nocca, già Vice Sindaco di Corato, nel momento in cui il Sindaco era il Sen. Luigi Perrone.
Quello che però non è stato detto è che il riconoscimento dei debiti fuori bilancio per Asipu s.r.l., che ad oggi sembra, per quel che si sente dire, abbia anche esposizioni debitorie, ha comportato vedersi riconoscere una quantità di denaro inferiore a quella che poteva spettarle attraverso un corretto instaurarsi dei rapporti tra Asipu s.r.l. e Comune, somma che si presume, non conoscendo l’attività posta in essere dal Dirigente Ing. Gianrodolfo Di Bari che ha espresso il parere di congruità, essere stata determinata soltanto nel rispetto dell’art. 2041 cod. civ. .
Cosa comporta l’applicazione in un caso del genere della norma appena indicata: art. 2041 cod. civ. ?
La risposta è assai semplice applicando i principi dell’art. 2041 cod. civ. Asipu s.r.l. si è vista riconoscere soltanto la diminuzione patrimoniale e non anche il lucro cessante o il mancato guadagno.
Non sappiamo se se abbia ragione il PD o se abbiano ragione le altre forze politiche di maggioranza e Direzione Corato che hanno provveduto a riconoscere i debiti fuori bilancio sotto il profilo strettamente giuridico, e certamente non compete a noi una siffatta valutazione, ma ritornando al punto, quello che appare è che comunque forse negli anni indicati non vi sia stata una sana e corretta gestione di queste attività né da parte di Asipu s.r.l., né da parte del Comune di Corato.
Nel precedente Consiglio Comunale, tenuto il 20 ottobre, poi, il capogruppo di Direzione Corato Geom. Ignazio Salerno ha evidenziato un fatto che ai più appare davvero incomprensibile e quantomeno connotato da leggerezza, ove fosse vero.
Sembrerebbe, infatti, secondo la ricostruzione fatta dal Consigliere Salerno che l’Avv. De Candia, responsabile del Servizio Avvocatura del Comune di Corato fino al 31 agosto 2021, abbia sottoscritto atti e/o provvedimenti successivamente allo scadere del proprio incarico.
Ove detta circostanza fosse vera apparirebbe connotata da profili di illegittimità evidenti, ma noi utilizziamo il condizionale, non avendo alcuna prova in tal senso se non le affermazioni del consigliere Salerno.
Sempre se fosse vera detta circostanza, la città non potrebbe non finire nello sconforto più pieno perché significativa dell’attenzione che viene posta nell’agire di questa Amministrazione.
Verrebbe da chiedersi, ove fosse vera detta circostanza: “Gli Amministratori (Sindaco ed Assessori), il Segretario Generale e gli altri Dirigenti, come abbiano fatto a non accorgersi immediatamente di quanto stava accadendo”?
Sul punto stiamo per fare richiesta di copia del verbale di Consiglio Comunale volendo approfondire e ritornare sulla questione.